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Presentazione del Seminario sullo Zen
di Gianfranco Bertagni
Lo
zen è una scuola giapponese che nasce all’interno della storia del buddhismo, ma
che è venuta ad assumere un’autonomia e un’identità tali da differenziarsi non
poco dal messaggio originario del Buddha. Lo zen è, più di tutti gli altri
indirizzi buddhisti, la Via che punta direttamente al centro dell'uomo, al suo
stato di buddhità sempre presente. Si presenta, senza mezzi termini, come
l'apice dell'esperienza spirituale.
Una via al di là dei maestri e delle scritture, un indirizzarsi immediato alla
visione del cuore delle cose, eternamente illuminato, nel quale realtà e
splendore originario coincidono. Un insegnamento che vuole andare al di là di
qualsiasi insegnamento dogmatico, religioso, filosofico.
Si introdurranno come inizio gli elementi principali del buddhismo mahayana, da
cui lo zen prende avvio. Si esporranno allora gli elementi principali del
pensiero di Nāgārjuna e della scuola Mādhyamika che da lui prende origine e
della scuola Vijñānavāda: in queste correnti che stanno all’origine del mahayana
troveremo alcuni temi che lo zen farà propri, sviluppandoli ulteriormente.
Successivamente si esporranno i centri focali di tutta la riflessione zen: la
Natura del Buddha (busshō), il vuoto (mu), il rapporto tra dualismo e
illuminazione.
Si ripercorrerà la storia dello zen dalle origini mitiche (il fondatore
Bodhidharma) fino al sesto patriarca Hui Neng e alla divisione tra i cosiddetti
Zen del Nord e Zen del Sud. Per poi arrivare all’esposizione delle differenze e
affinità tra le due scuole tuttora presenti nello zen odierno: la Scuola Sōtō e
la Scuola Rinzai, soffermandosi soprattutto sui loro “strumenti” per
antonomasia, cioè lo studio dei Kōan e la mediazione (zazen).
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