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Con questo incontro ci introdurremo alla tradizione
tantrica antica – soprattutto la tradizione tantrica più nobile – la
shivaita del Kashmir -,
cercando di evidenziarne gli elementi principali, soprattutto quegli
aspetti che, più di altri, sono di rottura rispetto alle correnti
spirituali coeve ad essa (l’induismo e il buddhismo tradizionali).
Elemento centrale ed estremamente caratterizzante
del tantrismo è il rapporto tra trascendenza e immanenza, tra dimensione
assoluta e realtà mondana: diversamente dall’induismo e dal buddhismo
classici, qui abbiamo una metafisica nella quale ogni aspetto della
realtà, dal più nobile al più apparentemente infimo, sono legati,
intrecciati, uniti da una sostanza che ovunque comunica se stessa. Si ha
così un superamento di qualsiasi frattura tra sacro e profano.
Passeremo poi a evidenziare le importanti conseguenze che da un punto di
vista antropologico ed esistenziale derivano da una impostazione
filosofica, spirituale e metafisica di questo tipo: una presentazione –
dunque – dell’analisi dell’essere umano e dei piani che lo costituiscono
secondo il tantrismo.
La seconda parte del seminario sarà di tipo esperienziale, con una
presentazione della pratica interiore e meditativa sulla scia del
tantrismo moderno, rappresentato soprattutto dai nomi di Eric
Baret e Daniel Odier.
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