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Presentazione del Seminario sull'Alchimia
orientale
Durante la giornata del seminario verranno prese in considerazione le tradizioni alchemiche indiana e cinese. Si cercherà di chiarire i diversi scopi e approcci che caratterizzano questi due tipi di alchimia, partendo da una panoramica storica per inquadrarle meglio all'interno delle diverse tradizioni spirituali e culturali che le hanno viste nascere. Successivamente, dopo alcuni riferimenti agli alchimisti e ai testi più importanti dell'alchimia cinese (lo Hanshu, Ge Hong, Wei Boyang, Ban Gu, Peng Xiao, ...) e dell'alchimia indiana (il Rasasiddhanta, Nagarjuna, il Rasaratnasamuccaya, Madhava, ...), e dopo avere esposto i rapporti tra l'alchimia cinese e la teoria dei 5 elementi, il dualismo yin-yang, la numerologia e la teoria del microcosmo umano secondo il taoismo da una parte, e i rapporti tra l'alchimia indiana e lo yoga, le pratiche tantriche di immortalità, la simbologia maschile-femminile nello sivaismo-saktismo, dall'altra, ci concentreremo soprattutto su quegli aspetti che possiamo ritrovare nella storia dell'alchimia orientale che più hanno inteso questa disciplina - l'alchimia - non tanto come una pratica per ottenere l'oro fisico, e nemmeno per raggiungere l'immortalità del corpo (elementi pur presenti in tantissima alchimia indiana e cinese), ma come una disciplina interiore di autoperfezionamento spirituale, presentata attraverso un linguaggio eminentemente simbolico e allegorico.
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