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Trattato per gli elementi essenziali per coltivare la mente (V Patriarca)
Xiuxinyaolun ('Hsiu-hsin yao lun' - Trattato per gli elementi essenziali per coltivare la mente) di Hongren.
Risposta: Il Trattato delle dieci fasi (c. Shidilun o Shih-ti lun) dice : 'Nel corpo di tutti gli esseri senzienti c'è la natura buddhica adamantina. E' come il disco solare, essenzialmente luminoso, perfetto e completo, amplissimo e senza limiti. Tuttavia, esso è appesantito dai cinque skandha: è coperto dalle nuvole. E' come quando una lampada è posta in una giara: la sua luce non può risplendere' Per chiarirlo ulteriormente utilizzando la metafora del sole: è come quando le nuvole e la nebbia, nel mondo, si raccolgono nelle otto direzioni. Quando il mondo è avvolto dalle tenebre, come può risplendere il sole?.
Domanda: 'Perché la luce del sole non esiste più?' Risposta: 'Non è che la luce del sole venga distrutta: è soltanto oscurata dalle nuvole e dalla nebbia. La mente pura di tutti gli esseri senzienti si trova in circostanze analoghe: sono soltanto i falsi pensieri, insinuativisi, ad averla appesantita, cosicché ora è coperta dalle nuvole. Tuttavia, se soltanto ci si potrà attenere chiaramente alla mente, i falsi pensieri non verranno prodotti, e risplenderà il sole del Dharma, cioè del Nirvana. Esso si manifesterà spontaneamente. Per questo so che la propria mente è fondamentalmente pura'.
Risposta: 'Il
Vimalakirtinirdesasutra dice 'La quiddità non ha nascita. La quiddità non ha
distruzione'. Il termine 'quiddità' caratterizza la quiddità autentica della
natura buddhica, l'origine della mente pura della natura propria. La quiddità
autentica è originaria, e non deriva dal nesso causale. Inoltre, il sutra dice
ancora: 'Tutti gli esseri senzienti sono la quiddità.
6. Domanda: 'Cosa puoi dire in merito al fatto che definisci la mente il maestro fondamentale?'
Risposta: 'La
mente autentica esiste spontaneamente. Non deriva dall'esterno, non chiede il
salario del maestro. Nei tre tempi non c'è nulla di più intimo della mente. Se
si conosce la quiddità autentica e ci si attiene alla mente, s'arriverà
all'altra sponda. Coloro che cadono nell'illusione rigettano la mente,
impantanandosi nei tre sentieri (illusioni, sofferenze, morte). Per questo so
che tutti i Buddha dei tre tempi (passato, presente, futuro) considerano la
propria mente il maestro.
Risposta:
"Riflettendo costantemente sul Buddha, intendendolo come altro da sé, non si
sfuggirà al samsara. Attenendoci alla nostra mente fondamentale, s'arriverà
invece all'altra sponda. Per questo il Vajracchedikasutra (il
8. Domanda: "Quanto agli esseri senzienti e ai Buddha, se la loro essenza autentica è la stessa, perché i Buddha sono non prodotti e non distrutti, e godono incalcolabili gioie, realizzando se stessi, senza essere ostacolati da alcunché, mentre noi esser senzienti cadiamo nel samsara, e patiamo ogni tipo di sofferenza?
Tutti gli esseri senzienti si ingannano in merito alla natura autentica e non conoscono la mente fondamentale. Allorché ogni elemento del falso nesso causale viene determinato, il retto pensiero non viene coltivato. Poiché il retto pensiero non viene coltivato, viene prodotta la mente dell'avversione e della brama, il vaso della mente si infrange e sgocciola. Poiché la mente si infrange e sgocciola, si patisce il samsara. A causa dell'esistenza del samsara, le sofferenze si manifestano da sé. Il 'Sutra del dominatore della mente' dice: 'La natura buddhica della quiddità autentica non consiste nella prospettiva del conoscere. Quando essa arriva nei mari delle sei consapevolezze, annega nel samsara e non riesce a liberarsi'. Sforzatevi! Una volta compresa l'importanza dell'attenersi alla mente autentica, i falsi pensieri non verranno prodotti, e la 'mente che dimora nell'io' sarà distrutta. Così spontaneamente, si diverrà dello stesso rango dei Buddha.
Domanda: Se la natura dharmica della quiddità autentica è identica in tutti gli esseri senzienti, e non duale, se uno cade nell'illusione, tutti dovrebbero cadere nell'illusione; se uno è Illuminato tutti dovrebbero essere Illuminati. Perché solo il Buddha è Illuminato e Risvegliato, mentre gli esseri senzienti sono confusi e illusi? Perché?
Domanda: Come sai che l'attenersi della mente è il fondamento basilare del Nirvana?
Domanda: Come sai che l'attenersi alla mente è la porta essenziale dell'accesso alla Via?
Tuttavia il
Buddha ha insegnato questo solo per guidare alla Verità gli esseri senzienti
privi di cognizioni e di intelligenza, affinché superino in futuro il nesso
causale e la retribuzione karmica, e attingano la visione del Buddha. Se si
desidera che il proprio corpo realizzi in breve tempo la condizione buddhica, si
comprenda semplicemente, nella non azione, di
I Buddha dei
tre tempi sono innumerevoli e illimitati. Se soltanto fosse mai esistito
qualcuno che abbia realizzato la condizione buddhica senza attenersi alla mente!
In realtà, un uomo simile non è mai esistito. Per questo il sutra dice:
'Concentra con precisione la mente in un luogo, e tutto sarà compiuto'. Per
questo so che la mente autentica è la porta
Domanda: Come sai che l'attenersi alla mente autentica è l'antenato dei Buddha delle dodici sezioni del Canone?
Una volta compresa l'essenza, cioè che la natura buddhica degli esseri senzienti è fondamentalmente pura, la metafora del sole sottostante alle nubi sarà perfettamente chiara. Se soltanto ci s'attiene alla mente autentica, le nuvole dei falsi pensieri si dissolveranno, e un sole gradevole si manifesterà. Per quale motivo si dovrebbero studiare ancora più a fondo le dottrine, quando tutto ciò serve soltanto a ripristinare le sofferenze del samsara?
Ciò che ora è
stato appreso dalla mente ignorante, sarà infine inutile. Se si potesse, con
chiarezza, evitare di smarrire il retto pensiero, ciò che è stato appreso dalla
mente, nello stato di non azione, costituirebbe l'apprendimento autentico.
Benché lo si definisca "apprendimento autentico", in fin dei conti non c'è
qualcosa che venga appreso. Perché?
Ci si deve
attenere chiaramente alla mente autentica. In questo modo i falsi pensieri non
verranno prodotti e la 'mente che dimora nell'io' verrà distrutta. Infatti il
Mahaparinirvanasutra dice: "Comprendere che il Buddha non ha mai predicato la
dottrina -ciò viene definito: 'aver ascoltato molto''. Per questo so che
l'attenersi alla mente autentica è l'insegnamento
Riguardo alle
quattro questioni precedenti, qualora si volesse ampliarne la spiegazione, come
si potrebbe trattarle esaustivamente? Il mio autentico desiderio è che voi
riusciate, in totale autoconsapevolezza, a conoscere la mente fondamentale.
Perciò, fate attenzione e tenete conto di come stanno le cose. Sforzatevi,
sforzatevi! I mille sutra e i diecimila trattati indicano semplicemente che
l'attenersi alla mente autentica è il principio essenziale. Sforzatevi!
Se i falsi
pensieri non vengono prodotti, e 'la mente che dimora nell'io' viene distrutta,
tutti i meriti vengono spontaneamente acquisiti, accanto a ogni perfezione e
completezza. Non cercate, ipocritamente, all'esterno di
Sforzatevi,
sforzatevi! Benché ora ciò sembri inutile, i vostri sforzi nel complesso
costituiscono la causa dell'avvenire. Non permettete che i tre tempi scorrano
invano, mentre sprecate inutilmente energia. Il sutra dice: 'Gli ignoranti
dimorano eternamente nella prigione terrena al pari di coloro che godono nel
vagare in un giardino. Non esiste modalità esistenziale peggiore di quella in
cui risiedono attualmente'. Ora, noi esseri senzienti siamo proprio così: non
svegliati e ignoranti, estremamente agitati e impauriti, non riusciamo a capire
che dobbiamo abbandonare la nostra attuale
Se si ha in
mente di cominciare a studiare la meditazione in posizione seduta, ci si dovrà
rifare al «Sutra della visione di Amitabha». Si dovrà sedere correttamente, con
il corpo eretto, chiudendo gli occhi e suggellando le labbra, consentendo alla
mente di visualizzare tranquillamente, alla distanza desiderata, un sole, in
modo che il pensiero vi si attenga. Si
Se si pratica
la meditazione in posizione seduta a mezzanotte, ci saranno coloro che vedranno
tutti i mondi, perfetti e sgradevoli; altri che accederanno ai vari tipi di
samadhi: azzurro, giallo, rosso, bianco, ecc.; altri che vedranno il proprio
corpo emettere un chiarore luminoso; altri che vedranno i segni caratterizzanti
del corpo del Tathagata; altri che sperimenteranno varie trasformazioni. Quando
avrete conosciuto questi stati, concentratevi semplicemente sulla mente, e non
attaccatevi a essi. Infatti, sono tutti vuoti: è solo grazie ai falsi pensieri
che si manifestano. Il sutra dice: «Tutti gli stati delle dieci direzioni sono
come lo spazio vuoto». E inoltre: «I tre mondi sono vane illusioni; sono
soltanto il Se i falsi pensieri non vengono prodotti, e 'la mente che dimora nell'io' viene distrutta, nessuno dei diecimila dharma uscirà dalla propria mente. I Buddha predicano ampiamente la dottrina, affidandosi a insegnamenti verbali e metafore, solo perché le modalità comportamentali degli esseri senzienti non sono le stesse. In base a ciò, vengono prodotte differenti 'porte' dell'insegnamento (ovvero, differenti scuole e metodologie). In realtà la porta delle ottantaquattromila dottrine, l'autorevole essenza dei tre veicoli e l'insegnamento etico dei settantadue tipi di saggezza, non sono altro che la propria mente fondamentale. Se si è in grado di riconoscere la propria mente fondamentale, inquadrandola distintamente in ogni rappresentazione, si offrirà costantemente cibo, con ogni rappresentazione, agli innumerevoli Buddha delle dieci direzioni e alle dodici sezioni del Canone. Ogni rappresentazione farà costantemente girare la ruota della dottrina. Una volta compresa l'origine della mente, nessun principio mentale verrà più analizzato, tutti i desideri verranno soddisfatti, tutte le pratiche verranno completate, tutto verrà controllato, e non si patirà un'esistenza ulteriore. Se i falsi pensieri non vengono prodotti, 'la mente che dimora nell'io' viene distrutta, e si abbandona questo corpo, si otterrà di certo lo stato senza nascita. Quale inconcepibile condizione!
Sforzatevi!
Non fatevi grandi perché avete raggiunto questo stato! I discorsi d'una porta,
cioè d'una scuola essenziale come questa, è arduo riuscire ad ascoltarli. Quanto
a coloro che li ascoltano, e sarebbero capaci di metterli in pratica, tra gli
innumerevoli esseri senzienti non ce n'è che uno. Quanto a chi li mette in
pratica, e sarebbe capace di arrivare
Domanda: Cosa puoi dire in merito alla mente inclassificabile?
Quando la mente non è ancora pura, nel camminare, nel fermarsi, nel sedersi e nell'esser coricati, se si sollecita costantemente il pensiero a osservarla, poiché non si è ancora in grado di acquisire la purezza e la chiarezza, si otterrà soltanto di riflettere l'origine della mente anziché la purezza e la chiarezza. Ciò si chiama: "mente inclassificabile".
Costoro affogano nell'oceano di sofferenza del samsara Quando riusciranno a uscirne?
Sforzatevi! Il
sutra dice: 'Se gli esseri senzienti non sono essenzialmente sinceri, e non
producono un'interiore disposizione d'animo nei confronti dell'illuminazione,
anche se s'imbattessero negli innumerevoli Buddha dei tre tempi, neppure questi
potrebbero far nulla per loro'. Il sutra dice: 'Gli esseri senzienti riconoscono
la mente, e attraversano spontaneamente la sponda che conduce all'illuminazione.
I Buddha non sono in grado di far attraversare agli esseri senzienti la sponda
che conduce all'illuminazione'. Se i Buddha fossero in grado di far attraversare
agli esseri senzienti la sponda che conduce all'illuminazione, perché allora,
con l'aiuto dei Buddha del passato, inestimabili e innumerevoli, non
Sforzatevi!
Quando non si conoscono le proprie trasgressioni del passato, anche il rimorso
sarà inadeguato. Ora, in questo corpo attuale, vi si presenta la possibilità di
ascoltare l'insegnamento. Io vi ho illustrato con chiarezza il discorso. Se
comprendete rapidamente questo discorso, sarete perfettamente consapevoli del
fatto che la pratica dell'attenersi alla mente è il metodo primario. Non
astenetevi dal manifestare la mente eccellente, cercando di diventare Buddha
solo per fruire della libertà e dei piaceri inestimabili connessi alla
posizione religiosa. Altrimenti, comincerete a strepitare per rincorrere il
convenzionale, bramando la fama e il guadagno, e v'impantanerete, in futuro,
nella prigione terrena, patendo
Solo se si è
in grado di indossare abiti consunti, nutrendosi di cibo grezzo e attenendosi
chiaramente alla mente, le forze degli uomini più intuitivi potranno produrre
meriti. Nel nostro mondo, gli illusi non comprendono questo principio. Quando la
mente è in stato di ignoranza, si provano molte difficoltà e amarezze. Se si
coltiva ampiamente la bontà artificiale, nella speranza di ottenere
l'emancipazione, in realtà si ripristinano le sofferenze del samsara.
Egli pensa:
"Sono io che ho potuto acquisire questo risultato". Se la mente dimora in questa
condizione, sarà malata, benché si trovi nel nirvana, il Mahaparinirvanasutra
dice: "Si prenda, per esempio, lo spazio vuoto. Esso può contenere le diecimila
cose, e tuttavia non pensa di sé: 'Sono io che ho potuto acquisire questo
risultato'".
Domanda:
Benché siano eccellenti, i praticanti che cercano la vera, eterna distruzione
solitaria, godono soltanto della grezza perfezione impermanente, e non del piano
di realtà primario o supremo. Infatti, quando la vera, eterna perfezione
meravigliosa non si è ancora manifestata, e, relativamente alla mente, si
possono soltanto produrre le condizioni del duodecuplo nesso causale, è la mente
del pensiero discriminante che viene generata: la mente dell'afflizione. Poiché
certe persone potrebbero soltanto stabilizzare la mente nel 'non luogo', esse
risiedono nell'ignoranza e nella confusione;
Poiché certe
persone non potrebbero rendere stabile la mente, in conformità ai princìpi del
buddhismo, inverando le condizioni del nesso causale, colgono falsamente il
vuoto. Benché abbiano ricevuto un corpo umano, costoro adottano gli stessi
comportamenti degli animali. In questo modo vengono a mancare di espedienti
quali la saggezza e la concentrazione, e non riescono a scorgere chiaramente e
nella sua luminosità la natura buddhica. Le difficoltà in cui questi praticanti
vengono a trovarsi li portano semplicemente ad affogare nel samsara. Stando così
le cose, in che modo Desideriamo un insegnamento, in modo da realizzare il nostro autentico destino, cioè il nirvana.
Colui che distrugge questa consapevolezza distrugge anche le illusioni, gli schermi, le ostruzioni, di cui si liberano tutti i bodhisattva nelle dieci fasi. Quando questa consapevolezza e la falsa rappresentazione del corpo sono state distrutte, la mente diviene vuota, brucia ogni timore e realizza uno stato di pulizia e di splendore. Non posso spiegare ulteriormente in cosa consista questa condizione. Se volete acquisire una conoscenza più approfondita della questione, prendete il 'Capitolo del corpo adamantino' del Parinirvana Sutra e il 'Capitolo sulla visione del Buddha Akshobhya' del Vimalakirtinirdesasutra. Cercate di meditare con calma, poiché questo è il discorso autentico.
Colui che può riuscire, nell'andare, nel fermarsi, nel sedersi e nell'esser coricato, e nei riguardi delle cinque brame e degli otto venti, a non smarrire questo stato mentale, ha stabilito la sua pratica pura, e ha riconosciuto le modalità della sua azione. In definitiva, costui non riceverà più un corpo che possa essere sottoposto al samsara I cinque desideri sono correlati alla forma, cioè alla vista, all'udito, all'odorato, al gusto e al tatto. Gli otto venti sono: riuscita e fallimento, calunnia e adulazione, venerazione e scherno, sofferenza e felicità.
I discepoli hanno compilato questo trattato al solo scopo di perfezionare la mente dei lettori, offrendo loro la possibilità di conformarsi alle Scritture e cogliere il significato. Relativamente a una concezione dottrinale come questa, in realtà, non si può attestare in maniera chiara e distinta la propria conoscenza.
Se quanto
esposto sovverte i princìpi della saggezza buddhista, desidero pentirmene e
rinnegare le mie concezioni. Se invece corrisponde alla Via della saggezza, cioè
al buddhismo, trasferisco ogni merito a tutti gli esseri senzienti. Desidero che
tutti conoscano la mente fondamentale, e realizzino, in un attimo, la condizione
buddhica.
Se v'inganno, possa in futuro impantanarmi nelle diciotto prigioni terrene! Chiamo il cielo e la terra a testimoni: se non sono sincero, possa essere sbranato da tigri e da lupi, di epoca in epoca, senza tregua!".
Da: http://www.nonsolonews.it/group-195-53-0/it-cultura-religioni-buddhismo.htm#195-7526
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