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Pratyabhijñâhrdayam - Il Cuore
Del Riconoscimento (Ksemaraja)
1
La coscienza assoluta tramite il suo movimento libero e spontaneo manifesta,
mantiene e riassorbe l'universo.
2
La coscienza ha il potere di dispiegare la realtà di fronte al suo stesso
specchio.
3
La molteplicità illusoria dell'universo appare attraverso la relazione del
soggetto e dell'oggetto.
4
Il praticante la cui coscienza è contratta percepisce l'universo nella sua forma
contratta.
5
La coscienza assoluta diviene coscienza individuale a causa di questa stessa
contrazione provocata dagli oggetti della coscienza.
6
La coscienza individuale è la coscienza assoluta.
7
Ma quando la coscienza appare duale e quando questa dualità è coperta dal velo
dell'illusione, la coscienza si frantuma ancora e prende la forma dei
trentacinque tattva.
8
Così tutte le teorie filosofiche appaiono come dei ruoli messi in scena dalla
coscienza assoluta.
9
Quando la conoscenza, il desiderio, lo spazio, il tempo e il potere di
realizzazione sono limitati dalla coscienza individuale, la shakti é limitata.
10
Ma anche nella sua condizione oscurata, il sé limitato é di natura assoluta.
11
Il Sé manifesta, assapora, spazializza, feconda e dissolve tutti gli ostacoli. É
la visione degli yogi e delle yogini.
12
Trasmigrare é essere nell'illusione della separazione e non riconoscere la
visione dei Siddha.
13
Aprendosi a questa conoscenza, il Sé limitato diventa il Sé assoluto.
14
Il fuoco della conoscenza suprema brucia. Consuma ogni conoscenza frammentaria e
ogni oggetto.
15
Questo potere del riconoscimento della natura reale dell'Universo si estende ad
ogni cosa.
16
Raggiungere la felicità é realizzare che la conoscenza assoluta é la nostra vera
natura.
17
Aprire il centro del cuore é la felicità dello spirito.
18
Lo yoga si pratica attraverso la concentrazione sul cuore, il ritorno delle
forme mentali e delle percezioni allo spazio, la percezione continua della
spazialità che é celata sotto le forme mentali e le percezioni, il fremito
costante della Kundalini, il Samadhi nella Realtà, il continuo ritorno all'informulato
attraverso il respiro e i mantra, la circolazione del respiro tra i cuori.
19
Così il Samadhi si stabilisce in modo permanente grazie alla fusione
dell'esperienza interiore e della Realtà.
20
Ci si stabilisce allora nel Sé supremo, essenza della Coscienza, autonomia e
felicità.
La realtà intera emana e si riassorbe nel Sé assoluto. La natura di Shiva é
realizzata.
© Daniel Odier e Editions du Relié, (in corso di pubblicazione).
Da: http://www.danielodier.com/it/itcuore.php
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