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Considerazioni sull'analisi
bioenergetica (Alexander Lowen)
Un sostegno teorico
all'analisi bioenergetica è il concetto di Reich dell'unità e
antitesi di tutti i processi viventi. L'unità si riferisce al fatto
che l'organismo funziona come un tutto unico. Ogni disturbo
coinvolge l'intera persona, cosicché non ci può essere distinzione
tra malattia fisica e mentale, o tra dolore fisico e mentale. Se una
persona ha una malattia di cuore, la persona è malata, non solo il
cuore. Allo stesso modo se una persona soffre d'ansia, depressione,
fobia o compulsione, il corpo ne viene coinvolto così come la mente.
Un trauma fisico coinvolge la psiche così come un trauma psichico
coinvolge il corpo. Il dolore del desiderio ardente insoddisfatto
che un bambino prova nei confronti della madre non è soltanto un
dolore mentale, è strutturato fisicamente nella tensione e
costrizione della gola e della bocca tramite le quali quel desiderio
sarebbe espresso in pianto o nel protendersi per succhiare o
baciare. La presenza di questa tensione e costrizione è la prova del
trauma primario e della sua persistenza nel presente.
Il principio di unità stabilisce anche che l'intero corpo è
coinvolto nel trauma. Il desiderio insoddisfatto del bambino
disturba la sua respirazione, il suo senso di sicurezza nelle gambe
e il suo senso di fiducia in se stesso. Ogni trauma disturba i
movimenti pulsatori di base del corpo. Queste sono le complessive
espansioni e contrazioni dell'organismo (che, a questo livello,
funziona come una cellula singola) e i movimenti ondulatori
longitudinali che fluiscono in su e giù lungo il corpo.
La pulsazione è una qualità di ogni cellula nel corpo. Quando la
pulsazione è forte, la vita è forte. Alla morte cessa tutta
l'attività pulsatoria. Quando la pulsazione è piena e libera la
persona sperimenta una sensazione di gioia e piacere nel corpo,
qualsiasi disturbo di questi naturali movimenti pulsatori causa una
perdita di sensazioni piacevoli e, se intenso, produce dolore.
La qualità della pulsazione del corpo si manifesta maggiormente
nella respirazione che combina i movimenti di espansione e
contrazione con quelli dell'onda longitudinale. Il respiro non è
limitato ai polmoni, al contrario tutto il corpo partecipa ai
movimenti respiratori. Il respiro è accompagnato da un'onda che
inizia in profondità nella pelvi e si muove su verso la bocca.
Durante l'espirazione l'onda si muove al contrario. Dato che il
respiro è disturbato in tutti i problemi emozionali o nevrotici, si
può determinare l'esistenza di questi problemi dalla natura del
disturbo respiratorio. Quando si va risolvendo il problema del
paziente il respiro diventa completamente libero, il problema
scompare.
L'aspetto antitetico del processo vivente viene al meglio riflesso
nella relazione tra mente e corpo. L'unità tra di loro non altera il
fatto che ciascuno influenza l'altro e che a livello superficiale
c'è dualità nella natura umana. Rispettare queste dualità da la
possibilità di riconoscere che l'attitudine conscia di una persona
ha una influenza considerevole sul suo funzionamento totale.
L'analisi bioenergetica aggiunge una dimensione assolutamente nuova
alla psicoterapia: il lavoro con il corpo. L'espressione corporea
del paziente viene studiata per determinare quali sono i problemi e
conflitti nella sua personalità.
C'è sempre accordo tra quello che rivela il corpo e quello che dice
il paziente. Così, se il paziente si lamenta di essere depresso,
quella lagnanza può essere messa in relazione al livello di
funzionamento energetico depresso del paziente. Al paziente il cui
respiro è superficiale può essere mostrato che non sta permettendo
che venga espresso nessun sentimento. Al paziente che si lamenta di
problemi sessuali può essere dimostrato che ha gravi tensioni nella
pelvi, il che riduce la potenza sessuale. La maggior parte dei
pazienti non sono consapevoli che i loro problemi sono manifesti nel
corpo fino a che non viene loro fatto vedere ciò. Una volta che
viene stabilita questa comprensione diviene possibile lavorare
bioenergeticamente col paziente.
Vi sono quattro dimensioni dell'analisi bioenergetica :
(a) comprensione e lavoro con le tensioni muscolari
(b) analisi delle associazioni, del comportamento e de transfert
(c) comprensione delle dinamiche energetiche
(d) focalizzazione sul ruolo della sessualità.
Tutti i terapisti bioenergetici conoscono queste quattro
dimensioni, ma la loro enfasi su ciascuna di essa varia secondo il
loro retroterra culturale ed esperienza: molti si focalizzano
fortemente sull'aspetto psicologico, con una certa attenzione al
corpo perché è la fonte del sentire. Altri fanno più lavoro sul
corpo, largamente indirizzato all'espressione delle sensazioni.
Comunque tutti gli analisti bioenergetici notano aree di contrazione
e tensione, interpretano la contrazione e poi mobilizzano il corpo
tramite il respiro ed il movimento per rilasciare le contrazioni.
Ogni contrattura blocca un flusso di eccitazione all'insù fin dentro
la testa e gli occhi, o all'ingiù fin dentro la pelvi, i genitali e
le gambe. In questi blocchi troviamo sempre dolore. Da un certo
punto di vista il trattenimento o la contrazione sono manovre per
alleviare il dolore, il dolore di una ferita o di un'umiliazione o
il dolore di una perdita o di una frustrazione. La contrazione
diminuisce il dolore riducendo la sensazione e rendendo insensibile
al dolore la persona. Si rende la parte insensibile. Rilasciare ciò
che si trattiene è dapprima sperimentato, perciò, come doloroso. Il
passaggio di una forza energetica (sangue) attraverso un'area
compressa è doloroso. Ma dopo che è avvenuto, il rilascio viene
sperimentato come piacere. Nessuno può raggiungere alcun cambiamento
caratterologico significativo senza sperimentare il dolore del
cambiamento.
La terapia bioenergetica, sebbene il suo centro di attenzione
primario sia il corpo, è un approccio combinato che lavora sia con
il corpo che con la mente. Durante il colloquio iniziale il
terapeuta dedicherà del tempo ad ascoltare i disturbi e la storia
del paziente, ponendo domande sulla sua situazione attuale e passata
e studiando le espressioni facciali, l'atteggiamento corporeo e la
voce, tutte cose che forniscono informazioni sulla personalità del
paziente. Si possono ricavare ulteriori informazioni dallo studio
della forma e motilità del corpo stesso. Il modo in cui ci si siede,
si sta in piedi, si respira e ci si muove, tutto ciò è in grado di
rivelare problemi e conflitti.
Una volta che la relazione tra lo psicologico e il fisico viene
stabilita, il paziente sa che il suo corpo dovrà cambiare se la
personalità deve cambiare in modo significativo. Se il corpo è
troppo rigido, cioè, se si trattengono le sensazioni, il corpo dovrà
ammorbidirsi. Se le sensazioni sono trattenute da tensioni muscolari
che tendono a comprimere il corpo e chiuderne gli sbocchi, queste
tensioni dovranno essere ridotte per permettere l'espressione del
sentire. Ma cambiare il corpo in modo significativo è un'impresa
ardua. In quasi tutti i casi, cambiamenti positivi ma superficiali
accadono piuttosto rapidamente con la terapia bioenergetica. La
mobilizzazione iniziale del corpo per mezzo di una respirazione più
profonda e di esercizi bioenergetici evoca spesso sensazioni a lungo
soppresse. Il paziente può sperimentare tristezza che può a sua
volta trasformarsi in pianto o rabbia, che può essere espressa
colpendo il letto. Il paziente può sentire una certa quantità di
paura che veniva in precedenza negata e può sperimentare vibrazioni
che forniscono nuove sensazioni corporee. La risposta iniziale alla
terapia bioenergetica è come l'apertura di una porta verso un
eccitante mondo nuovo di sentire ed essere. Produce spesso dei
benvenuti cambiamenti nel comportamento. Al meglio fornisce una base
di comprensione e fiducia per il compito più difficoltoso che ci sta
davanti. Lavorando con il corpo vi sono due principi di somma
importanza.
(1) Qualsiasi limitazione della motilità è sia un
risultato che la causa di difficoltà emozionali. I limiti si creano
in quanto risultato di conflitti infantili irrisolti, ma la
persistenza della tensione crea difficoltà emozionali nel presente
che si scontrano con le richieste della realtà adulta. Ogni rigidità
fisica interferisce ed impedisce una risposta unitaria alle
situazioni.
(2) Qualsiasi restrizione della respirazione
naturale è sia il risultato che la causa dell'ansia. L'ansia nelle
situazioni infantili disturba la respirazione naturale. Se la
situazione che produce ansia persiste ed è prolungata, il disturbo
della respirazione si struttura in tensioni toraciche e addominali.
L'incapacità di respirare liberamente sotto stress emozionale è la
base fisiologica dell'esperienza di ansia in tali situazioni
stressanti. L'unità e coordinazione delle risposte fisiche dipende
dall'integrazione dei movimenti respiratori con i movimenti
aggressivi del corpo. Al punto che la respirazione e la motilità
sono liberate dalle restrizioni delle tensioni croniche, il
funzionamento fisico del paziente migliorerà. A quel punto il
contatto con la realtà a livello fisico si espanderà e approfondirà,
ma ciò accadrà soltanto a condizione che vi sia un miglioramento
concomitante e corrispondente della comprensione della realtà da
parte del paziente sia sul piano psichico che su quello
interpersonale. Non ci si dovrebbe, però, farsi fuorviare dagli
apparenti miglioramenti nel funzionamento del paziente sul piano
psichico ed interpersonale che non sono accompagnati da un
miglioramento analogo del funzionamento fisico.
Per mezzo di movimenti particolari e posizioni del corpo i pazienti
in terapia bioenergetica ottengono un contatto più profondo col
corpo ed un sentire migliore nei suoi confronti. Da questo contatto
e sentire iniziano a capire la relazione tra il loro stato fisico
attuale e le esperienze della prima e seconda infanzia che lo hanno
determinato. I clienti imparano che la negazione del corpo è un
rifiuto del bisogno di amore, questa negazione viene usata per
evitare di essere feriti e disillusi. Imparano ad interpretare le
rigidità come difese contro varie emozioni. Data l'opportunità di
dar voce alla negatività i pazienti scoprono che non verranno
abbandonati o distrutti per avere espresso il loro sentire; tramite
l'accettazione dei loro corpi e dei loro sentimenti gli individui
ampliano il contatto con tutti gli altri aspetti della realtà.
Poiché il corpo è la base di tutte le funzioni di realtà, qualsiasi
accrescimento nel contatto di una persona con il corpo produrrà un
miglioramento significativo nell'immagine di sè (immagine corporea),
nelle relazioni interpersonali, nella qualità del pensare e sentire
e nella gioia di vivere.
Con questa comprensione energetica si procede ad interpretare il
trattenere o la contrazione in termini di sentimenti soppressi.
Poiché il sentire è stato soppresso, il paziente ne è inconsapevole.
Ad ogni modo, la natura del trattenimento (linguaggio del corpo) ne
identificherà il sentimento. Generalmente la sensazione può essere
portata alla coscienza attivando il movimento espressivo. Per
esempio una mascella che viene rigidamente trattenuta da muscoli
tesi può trattenere impulsi o mordere. Far mordere un asciugamano, a
qualcuno può attivare questi impulsi cosicché il desiderio soppresso
di mordere diventa conscio. Una gola rigidamente contratta inibisce
l'espressione del pianto o delle urla, ma la persona può non essere
conscia di questa inibizione fino a che non cerca di piangere o
urlare. Spalle rigide possono bloccare impulsi a colpire con rabbia.
Spesso far si che la persona colpisca il letto con i pugni evoca una
sensazione di rabbia. Allo stesso modo si può identificare la
mancanza di aggressività sessuale in un individuo dalla immobilità
della pelvi. Comunque la capacità di leggere il linguaggio del corpo
non viene acquisita facilmente o rapidamente. Sono necessari un
considerevole training ed esperienza per sviluppare questa abilità
ad un alto livello di competenza.
Interpretare schemi diversi di tensione in parti del corpo separate
(bocca, occhi, spalle, pelvi, piedi ecc. ) è molto simile a leggere
le parole. Anche se si riescono a leggere le parole correttamente
non ne consegue che si riesca a trarne un senso compiuto.
Per avere un senso compiuto le parole devono essere interpretate nel
contesto di una frase, un paragrafo, persino un capitolo. Ciascun
corpo ha un'espressione unica che rivela la personalità ed il
carattere dell'individuo.
La struttura del carattere può essere vista come una tipologia che
facilita la comprensione e la comunicazione, ma non si può fare
terapia con una tipologia. La terapia ha a che fare con un individuo
molto specifico, ed è quella specificità che si deve capire dalla
lettura del corpo. Le parti hanno senso rapportate al tutto, ma il
tutto non può essere determinato dalle parti. Solo quando capiamo un
individuo in questi termini abbiamo comprensione dei suoi problemi e
soltanto entro quello schema di riferimento il lavoro sulle parti o
segmenti diventa pienamente produttivo.
Se la terapia è un viaggio alla scoperta di sè dovrebbe essere
condotta da una guida che ha fatto quel viaggio personalmente. Un
terapeuta non può aiutare i pazienti ad avanzare oltre il punto in
cui egli è arrivato. Ma troppi terapisti hanno mancato di
confrontarsi con la loro struttura caratteriale a livello corporeo.
Ciò deriva dalla osservazione che essi non hanno compiuto
cambiamenti significativi nella loro struttura corporea. Di
conseguenza la loro conoscenza della struttura del carattere è più
teorica che esperienziale. Il risultato è che essi contano soltanto
sulla consapevolezza per modificare la personalità. Infatti la
consapevolezza e l'insight possono far ciò in grado limitato e a
livello superficiale. Ad ogni modo l'insight è solo una finestra
attraverso la quale si può vedere la ragione di un qualche aspetto
del comportamento. Sapere il perché del comportamento non influenza
fortemente il come del comportamento. Credere altrimenti è ignorare
il fattore energetico. Considerazioni di carattere energetico
impongono che un cambiamento profondo implichi un lavoro continuo di
scoperta. Questo è il livello in cui si incontrano dolore e paura.
La paura proviene dal fatto che la scoperta accade spesso assieme
allo sconvolgimento. La vecchia struttura deve rompersi e crollare
perché si possa sviluppare un modo più libero di essere. Terapisti
di successo hanno sperimentato alcuni di questi sconvolgimenti nel
corso della loro crescita e possono essere testimoni del dolore e
paura che accompagnano questo processo. Si può apprezzare la
riluttanza di molti terapeuti a portare i pazienti al punto di
rottura e di scoperta perché temono il possibile sconvolgimento che
può succedere.
Tuttavia questo processo, sebbene doloroso, può essere necessario se
si vuole che accada un vero cambiamento terapeutico.
Tratto da "Bioenergetic Analysis"
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