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Fattori che scatenano le
emergenze spirituali (Stanislav Grof)
In molti casi è possibile identificare la
situazione che ha indotto la crisi psicospirituale: Si può trattare di un
fattore essenzialmente fisico: per esempio una malattia, un incidente o un
intervento chirurgico. Altre volte uno sforzo fisico estremo o una prolungata
mancanza di sonno; oppure un prolungato digiuno potrebbe esserne la causa più
diretta. Nelle donne c'è anche la possibilità del parto, dell'aborto spontaneo o
di quello provocato.
Inoltre abbiamo visto situazioni in cui l'inizio del processo è coinciso con una
esperienza sessuale straordinariamente potente. In altri casi, la crisi
psicospirituale comincia poco dopo un'esperienza emotiva traumatica: la perdita
di una importante relazione (morte di un figlio o di un'altro stretto congiunto)
il divorzio o la fine di una relazione amorosa Analogamente, una serie di
fallimenti oppure la perdita del lavoro o di una proprietà può precedere
immediatamente l'inizio dell'emergenza spirituale.
Negli individui predisposti, la goccia che fa traboccare il vaso può essere una
esperienza con sostanze psichedeliche o una sessione di psicoterapia
esperienziale. Uno dei più importanti catalizzatori pare sia il profondo
coinvolgimento in varie forme di meditazione e di pratiche spirituali e pratiche
di deprivazione sensoriale, sciamaniche, tantriche. D'altro canto, non è
sorprendente, visto che tali metodi sono stati concepiti specificatamente per
facilitare questo tipo di esperienze. Siamo stati ripetutamente avvicinati da
persone in cui lo sviluppo spontaneo degli stati olotropici era stato attivato
dalla pratica della meditazione Zen, o dalla Vipassana buddista, dal Kundalini
Yoga, da pratiche Sufi, dalla contemplazione monastica, da esperienze
sciamaniche o dalla preghiera cristiana. La vasta gamma di fattori che innesca
l'emergenza spirituale indica chiaramente che la buona disposizione dell'
individuo per una trasformazione interiore, esercita un ruolo molto più
importante degli stimoli provenienti dall'esterno.
Quando cerchiamo un denominatore o un percorso comune per la situazione
descritta sopra, scopriamo che vi è sempre implicato uno spostamento radicale
nell'equilibrio tra i processi consci e inconsci.
L'indebolimento delle difese psicologiche o, viceversa, l'aumento della carica
energetica delle dinamiche inconsce fanno si che il materiale inconscio (e
superconscio) arrivi alla coscienza. Si sa bene che le difese psicologiche
possono essere indebolite da svariate offese biologiche, come una lesione
fisica, un esaurimento, la deprivazione del sonno o una intossicazione.
Anche i traumi psicologici mobilitano l'inconscio, soprattutto quando
coinvolgono elementi che ricordano traumi precedenti e fanno parte di un
importante sistema COEX.
Il forte potenziale del parto in quanto scintilla iniziale di una crisi
psicospirituale sembra riflettere il fatto che il dare alla luce associ un
indebolimento biologico con specifiche riattivazioni dei ricordi perinatali.
Fallimenti e delusioni nella vita professionale e personale sono in grado di
minare e ostacolare le motivazioni e le ambinzioni orientate verso l'esterno.
Ciò rende maggiormente difficile ricorrere alle attività esterne per sfuggire ai
problemi emotivi e induce a ritirarsi psicologicamente e a rivolgere
l'attenzione verso il mondo interiore. Di conseguenza, accade che emergano alla
coscienza contenuti provenienti dall'inconscio, i quali interferiscono con le
esperienze quotidiane dell'individuo o le annullano.
(a cura di Katia Soliani) tratto da " Psicologa del Futuro" di Stanislav Grof
edizioni RED
Da: www.esolibri.it
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