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Non posso creare la
bramosia in voi D: Non so se quello che mi è successo un giorno
apparteneva alla sfera di queste esperienze, non mi interessa. Ma ero realmente
spaventato dalla morte e non riuscivo più a respirare. Come sentii questa
sensazione in me credetti di morire. Non puoi tornare ad essere te stesso finché la totalità delle
esperienze umane non è completamente espulsa, se posso usare questa parola, dal
tuo sistema. Non è qualcosa che tu puoi fare, o fare succedere, con uno sforzo
volitivo. Quando è il momento succede, anche se tu non l'hai voluta. Il corpo sa che è immortale. Uso deliberatamente la parola
immortale perché niente là finirà. Quando quella che tu chiami morte clinica ha
luogo, il corpo si dissolve nei suoi elementi costituenti. Quello è tutto ciò
che succede. Esso non può ricostruirsi e ricreare lo stesso corpo che reputi
tuo, ma quando il corpo si dissolve nei suoi elementi costituenti, esso fornisce
le basi per la continuità della vita. Può non essere di nessuna consolazione per
l'individuo che sta morendo, ma questo corpo diviene il cibo per milioni e
milioni di batteri. Quando c'è un reale pericolo, il pericolo dell'estinzione del
vostro corpo fisico (che voi pensate sia vostro), tutte le risorse che il corpo
ha si concentrano sul problema ed il corpo prova a sopravvivere a quel momento
particolare. Questo organismo vivente non ha interesse a perdurare negli anni. Funziona di momento in momento. I sensi fisici funzionano allo stesso modo, di momento in momento. Non c'è continuità nel senso della vista, non nel senso dell'udito, non c'è continuità nell'odorato, ne nel gusto, ne nel senso del tatto. Sono tutti scollegati. Ma il pensiero nel suo interesse a mantenere se stesso, e
continuare senza interruzione, vuole queste esperienze continuamente. È il solo
modo che ha per auto- mantenersi. Anche se non lo nutrite esso, non è preoccupato. Ha delle riserve di nutrimento che ha costruito nel corso degli anni. Rallenta i suoi ritmi e vive di quelle risorse, e quando esse sono finite muore. Per qualche giorno voi sentirete i morsi della fame, ed il desiderio di quello che mangiavate usualmente, ma il corpo non è realmente interessato al fatto che voi lo nutriate o no. Allo stesso tempo è una cosa folle e perversa non nutrire il corpo, sperando che attraverso queste privazioni si raggiunga qualche obbiettivo spirituale. Questo è ciò che succede in India; alcuni pongono il corpo sotto ogni forma di tensione e di eccesso -- lo torturano -- perché pensano che attraverso queste sopportazioni saranno in grado di raggiungere i loro obbiettivi spirituali. Non c'è assolutamente nessuno sforzo che possiate fare per fare succedere una cosa del genere. L'"accadere di queste cose" non è nulla di misterioso. Quando succede una cosa del genere il pensiero rientra nel suo ritmo naturale, col suo modo di funzionare discontinuo. Il pensiero torna in armonia con tutte le attività dei sensi.
Non c'è più conflitto, ne lotta, ne pene. Tra i due, il pensiero ed il corpo,
rimane solo una relazione armoniosa. Ogni qualvolta c'è necessità del pensiero,
esso è lì pronto a funzionare. Il pensiero non è qualche cosa di misterioso, rappresenta
tutto ciò che è stato immesso dentro di noi dalla cultura, la quale a sua volta
rappresenta la società. Le due, la cultura e la società ;, non sono diverse. La
società, poi è interessata nel mantenimento di se stessa, è interessata allo "satus
quo". Sta sempre lottando per mantenere questo "status quo". La cultura ha un suo scopo, totalmente alieno alla sopravvivenza di questo corpo. Più a lungo voi userete la cultura, più a lungo voi non diverrete individui. Voi potete diventare individui solo tagliando i ponti con la totalità di quegli insegnamenti di saggezza. Non esiste una cosa come la vostra mente o la mia mente.
Magari esiste una cosa come un "Mondo mentale" dove tutte le conoscenze e le
esperienze convivono insieme. Lo stesso accumulo di esperienze che è stato
passato a noi di generazione in generazione. Noi dobbiamo usare quella mente per
funzionare in questo mondo in modo intelligente e sano. Se noi non la usiamo,
come stavo dicendo l'altro giorno, finiremo, in qualche manicomio, cantando
canzoni folli o gioiose melodie. Alla società interessa solo costringere ogni
individuo nelle sue strutture al fine di mantenere la sua continuità. La ragione per cui io enfatizzo l'aspetto fisico di tutta la faccenda, non è con l'idea di vendervi qualche cosa, ma per porre l'accento ed evidenziare che ciò che voi chiamate illuminazione, liberazione, moksha, mutazione, trasformazione, vanno interpretati in termini puramente fisici o fisiologici. Non c'è assolutamente nessun contenuto religioso... .. Non ci sono contenuti religiosi o mistici per il funzionamento del corpo. Ma sfortunatamente per secoli, ci hanno insegnato ad interpretare tutto quanto in termini religiosi e questo ha creato la miseria per tutti noi. Più voi provate ad interpretare le cose in termini religiosi, più aggiungete miseria alle vostre vite. Non ho interesse a propagare queste idee. Ciò di cui parliamo non è qualche cosa che voi potete fare succedere, e non è possibile per me creare questa specie di bramosia, la quale è essenziale per capire le cose. Ripeto le stesse cose ancora ed ancora, ma la ripetizione in fondo ha un suo fascino. Voi vi ritenete desiderosi di cose spirituali e pensate che un giorno raggiungerete i vostri obbiettivi. Naturalmente c'è così tanta gente in questo mercato dello spirito -- tutti quei saggi che vendono la loro merce scadente. Non voglio analizzare il perchè lo stiano facendo, la cosa non ci riguarda, ma il fatto è che lo stanno facendo. Loro dicono che è per il benessere del genere umano e che lo fanno per compassione, e tutte le cose ben note. Tutto quello è insignificante. Quello che sto cercando di dire è che voi siete soddisfatti delle briciole che vi largiscono, vi hanno promesso che un giorno vi daranno oltre le briciole anche una montagna di pane, ma questa è solo una promessa. Non possono darvi niente di buono, perché non ce l'hanno. Quello che sto dicendo è che il desiderio deve bruciare se stesso. Ogni giorno vado ripetendo le stesse cose, usando parole diverse, vedete, vi sottopongo le cose in modo diverso. Questo è tutto ciò che posso fare. Il mio vocabolario è molto limitato; così devo usare le stesse parole per enfatizzare le cose che ripeto, per evidenziare che il desiderio deve bruciare se stesso. Non serve nutrirvi con tutto il cibo del mondo, Non serve
aspettare che succeda qualche cosa che soddisfi il vostro desiderio. Non serve
saziare quella fame; il desiderio se ne deve andare, letteralmente deve bruciare
se stesso. Anche i desideri fisici devono bruciare se stessi, così che la morte
fisica possa avere luogo. Ci sono così tante cose in natura che non possiamo attribuire ad una causa specifica. Il vostro interesse nel studiare la vita o la biografia di alcuni di questi personaggi che voi pensate siano degli "illuminati" o "divinità" o altro, è dettato dal desiderio di trovare la spiegazione del perché "questa cosa" è successa a loro, così che anche voi, possiate, ripetendo le tecniche che loro hanno usato, fare in modo che la stessa cosa succeda anche a voi. Questo è il vostro interesse. Ma questi personaggi vi stanno dando tecniche, sistemi, e metodi che non hanno nessun effetto. Essi creano la speranza che in qualche modo, attraverso un miracolo, un giorno quella cosa succederà anche a voi. Ma ciò non succederà. Ho espresso il mio punto di vista, e lo ripeterò ancora
magari esprimendo le cose da angolazioni diverse, a secondo delle domande che mi
fate. Non ho mai domande di nessun tipo, eccetto le domande di utilità pratiche che devo rivolgere alla gente come: "Dov'è possibile affittare una macchina?" "Qual'è la via più veloce per andare a Bruxelles? "Quale quella per Roterdam -- questa o quella strada?" Questo è tutto. Per domande di questo tipo c'è sempre qualcuno che può aiutarvi. Ma per le altre domande (quelle di ordine spirituale) non ci sono risposte. Quando albeggia in voi la comprensione che tali domande non possono avere risposte reali, e che sono sorte dalle risposte che avete già in voi, avviene una totale e completa distruzione delle domande. Ma questo è un qualche cosa che non potete fare succedere. Non è nelle vostre mani. Così ora pensate che la situazione è senza speranza. La speranza è qui, dentro di voi, non là fuori da qualche parte. Voi aspettate che succeda qualche cosa domani. Domani nulla succederà. Se deve succedere qualche cosa deve succedere ora. La
possibilità che accada ora è praticamente quasi nulla, perché lo strumento che
state usando è il "passato". A meno che il passato finisca, non ci può essere
nessun presente. E questo "momento presente" è qualche cosa che non può essere
catturato da voi, non può essere sperimentato da voi. In India praticamente tutti ci provano -- non ci crederete -- ma nessuno è abbastanza fortunato. Se una tale cosa accade, accade a coloro che hanno abbandonato completamente e totalmente tutte le loro ricerche. È un prerequisito assoluto affinchè questo tipo di cose accadano. Il movimento deve rallentare e finire. Ma, purtroppo, tutto ciò che fate per fermarlo, lo rafforza. Questo è realmente il punto cruciale del problema. Ciò che vi interessa non esiste. È tutto nella vostra
immaginazione, che, a sua volta, scaturisce dalla conoscenza che voi avete di
tutte queste cose. Così non c'è niente che possiate fare in proposito. State
perseguendo una cosa inesistente. Voi pensate: "Se avessi l'illuminazione sarei in grado di
risolvere i miei problemi". Non potete avere entrambe le cose: l'illuminazione e
la soluzione dei vostri problemi. Quando succede la così detta illuminazi one,
essa spazza via ogni cosa. Voi volete tutti i beni della terra ed in più anche
il paradiso. Non avete speranze. Se i vostri obbiettivi permangono, quelle persone e le loro
promesse, le loro tecniche, eserciteranno molta attrazione su di voi. Le due
cose vanno assieme. Non c'è niente che dovete fare. Ed in ogni caso voi state
già facendo un mucchio di cose. Potete rimanere senza fare nulla? No! Non
potete. Come dicevo ieri ciò che vi ha condotto qui, vi porterà
sicuramente da qualche altra parte. Qui non c'è niente da prendere e voi non
otterrete nulla. Non che io voglia tenere le cose per me, voi potete prendere
tutto ciò che volete. Ma io non ho niente da darvi. Non sono diverso da ciò che
anche voi siete. Voi pensate che io sia differente. Ma quel pensiero non entrerà
mai nella mia testa. Mai! Non c'è niente da ottenere; niente da dare e niente da
ottenere. Questa è la situazione. In ambito materiale certo, noi abbiamo un
mucchio di cose. C'è sempre qualcuno che può aiutarvi con le sue conoscenze, con
i suoi soldi, con così tante cose. Ma qui in questo campo non c'è niente, niente
da dare, e niente da prendere. Volere e pensare vanno sempre insieme. Non vi sto suggerendo di sopprimere i vostri desideri, o liberarvi da essi, o controllarli. Assolutamente no. Quello è il gioco delle religioni. Se volete qualche cosa, la sola cosa che potete fare, sarà mettere in movimento il pensiero per raggiungere la vostra meta. In campo materiale va bene, anche se non è così facile. Il
mondo oggi è così competitivo. Non ci è lasciato molto da condividere. Non c'è
abbastanza intorno a noi. D: Ma non capii come successe se fu con la
meditazione, o con altro, perché era qualche cosa di diverso. D: Stai dicendo che noi "siamo quello che siamo"? Realmente è il pensiero che crea i vostri problemi; ed il mio suggerimento è che i problemi non possono essere risolti sul piano etico o psicologico. L'uomo ci ha provato per secoli ma ha sempre fallito. La speranza che un giorno con gli stessi sforzi raggiungerà ciò che sta perseguendo, è ciò che lo fa andare avanti. Ma il corpo, come stavo dicendo, ha un suo modo di risolvere questi problemi perché, vedete, esso non può accoglierli in se. La sensibilità degli organi di percezione è distrutta da tutto ciò che state facendo per cercare la vostra libertà. State distruggendo la sensibilità del vostro sistema nervoso. Il sistema nervoso deve essere bene all'erta per la sopravvivenza di questo organismo fisico. Deve essere estremamente sensibile. I vostri sensi devono essere estremamente ricettivi. Invece di lasciarli in pace in modo da permettergli di usufruire di tutta la loro sensibilità, voi avete inventato quella che è chiamata la sensibilità della vostra persona, la sensibilità della vostra mente, la sensibilità che dite di avere verso ogni cosa viva attorno a voi, la sensibilità delle percezioni riguardo a tutto ciò che vi circonda. E questo ha creato un problema neurologico. Tutti i problemi sono neurologici. Non psicologici e non etici. Questi sono i problemi della società. La società è interessata allo "status quo", essa non vuole cambiare. Il solo modo che ha per mantenere lo stato delle cose o la sua continuità è attraverso il tentativo di rinchiuderci tutti nella sua struttura. Mentre ogni individuo è unico. In senso fisico è unico. La natura crea continuamente cose uniche. Essa non è interessata all'uomo perfetto; non è interessata all'uomo religioso. Abbiamo posto davanti a noi l'ideale dell'uomo perfetto, un uomo veramente religioso. Ogni cosa che fate per raggiungere quella perfezione distrugge la sensibilità di questo corpo. Genera violenza nel corpo, il quale non è interessato a queste cose. Qualunque sia la cosa che i nostri antenati anno sperimentato
-- consapevolez za di se coscienza di se -- con essa hanno piantato i semi della
totale distruzione dell'uomo. Tutte le religioni sono sorte dalla divisione
nella coscienza nell'uomo. Tutti gli insegnamenti di questi maestri,
distruggeranno inevitabilme nte la razza umana. Non c'è scopo nel fare rivivere
tutte queste cose e dare il via ad un nuovo movimento. Sono cose morte, finite.
Ogni energia nata dal pensiero è distruttiva per il corpo. Quell'energ ia non può essere separata dalla vita qui. Esse (l'enerigia e la vita) sono un movimento unico. Tutte le energie di cui fate esperienza e che sono originate dal giocare con queste cose, non hanno nessuna relazione con il liscio funzionamento di questo organismo vivente. Stanno solo disturbando il funzionamento armonioso del corpo, il quale è una cosa veramente piena di pace. La pace che c'è, non è l'inane silenzio morto che voi
sperimentate. È piuttosto come un vulcano che erutta tutto il tempo. Questo è il
silenzio, questa è la pace. Il sangue scorre nelle vostre vene come un fiume. Se
provaste ad amplificare il suono del flusso del vostro sangue, rimarreste
sorpresi, -- è come il boato dell'oceano. Se vi chiudeste in una stanza a prova
di suono, non sopravvivreste per cinque minuti. Diventereste pazzi, perché non
potreste sopportare il rumore che c'è lì in voi. Al corpo non interessano i vostri stati mentali o le esperienze della mente silenziosa. Non è interessato nella vostra pratica della virt&ugrav e;, ne nella pratica del silenzio. Il corpo non ha interesse nei vostri dilemmi morali, o comunque vogliate chiamarli.Non gli importa delle vostre virtù o dei vostri vizi. Più praticherete la virtù e più rimarrete viziosi. Le due
cose vanno insieme. Se sarete abbastanza fortunati da liberarvi da questa
ricerca della virtù, assieme ad essa verrà estromesso dal vostro sistema anche
il vizio. Non sarete più viziosi. U.G: In qualche punto dell'esistenza la cultura ha preso questa via sbagliata, ponendo davanti all'uomo l'ideale dell'uomo perfetto, l'uomo veramente religioso. Le esperienze religiose sono uscite da questa divisione nella coscienza umana. Fortunatamente gli animali non hanno questa divisione nella
loro coscienza, eccetto, la divisione che è essenziale per la loro
sopravvivenza. L'uomo è peggiore degli animali. Non aveva dubbi che avrebbe
raggiunto la luna, e probabilmente vorrà conquistare tutti i pianeti, ma questa
conquista non è di nessun interesse per questo corpo. U.G.: Ed allora? Il corpo non muore. Esso cambia la
sua forma, si dissolve nei suoi elementi costituenti. Ciò non gli interessa. Per
il corpo non c'è morte. Per il pensiero esiste la morte, perché ; esso non
accetta l'idea che possa finire. E siccome ha paura di fronteggiare questa
situazione, ha creato la vita dopo la morte o la vita successiva. Ma questo
corpo nella sua vera essenza è immortale perché è parte della vita. U.G.: Ed allora? Ci sono così tante altre forme di
vita che sopravvivono grazie a quel corpo. Non vi sarà di grande consolazione,
ma tutti i germi faranno un banchetto sul vostro corpo, una festa, una grande
festa. Se abbandonate il vostro corpo sul ciglio di una strada sarete sorpresi.
Tutti i germi indiranno un giorno di festa. Renderete un grande servizio. Non
per la specie umana, naturalmente, ma per diverse specie di micro organismi. D: Qui andiamo avanti. U.G.: Vegetariani a che scopo? Per motivi spirituali?
Una forma di vita si nutre di un'altra forma. Questo è un fatto, che ti piaccia
o no. U.G.: I vegetariani sono più aggressivi di coloro che mangiano carne. Sarete sorpresi. Leggete la storia dell'India - È piena di delitti, massacri, e spargimenti di sangue -- tutto in nome delle religione. Il Buddismo è stata una religione pacifica in alcune zone, ma si è espressa come la religione più violenta in Giappone. C'erano le armi nascoste nei templi ed erano distribuite per combattere. Questa è storia, non una mia opinione personale. Questo è ciò che io enfatizzo, cioè che i maestri ed i loro
insegnamenti sono responsabili per questa brutta situazione nel mondo. Tutti
questi messia non hanno creato altro che pasticci. (Qui U.G. gioca sulle parole
inglesi - Messiah = messia - e - mess = pasticcio). E i politici sono gli eredi
di quella cultura. Non serve biasimarli e chiamarli corrotti. Loro, i maestri
spirituali erano corrotti. Non sono gli scienziati o i politici che sono responsabili. Loro hanno il potere di distruggere nelle loro mani, e lo useranno. Ci sono abbastanza lunatici al mondo che potrebbero premere i fatidici bottoni collegati ai missili atomici. Ma dove si è originata questa violenza? La religione non salverà l'uomo, ne l'ateismo, ne il comunismo, nessuno di questi sistemi. Voi non potete metterli su di un piedestallo e poi dire che non sono responsabili. Non solo gli insegnamenti, ma anche gli insegnanti stessi hanno seminato il germe di questa violenza che abbiamo oggi nel mondo. Gli uomini che insegnarono l'amore sono responsabile , perché l'amore e l'odio vanno assieme. Come potete esonerarli. Non biasimate i seguaci, loro sono stati originati dagli insegnamenti. Questa è storia, non una mia opinione personale. Conoscete la storia dell'Europa . L'inquisizione. "Nel nome di Gesù" Perché volete ridare vita a quelle religioni? a che fine? "Torniamo al cristianesimo" è lo slogan in voga dovunque. Non sto condannando una cosa in particolare. Tutte sono responsabili. Parlare d'amore è una delle cose più assurde. Devono essere in due per parlare d'amore. Ma dove c'è divisione, c'è distruzione . La gentilezza necessita di due entità. Voi siete gentili con qualcuno, oppure siete gentili con voi stessi. C'è comunque una divisione là nella coscienza. Ogni cosa nata da quella divisione è un meccanismo difensivo, ed alla lunga diventa distruttivo. Il pensiero sta provando a difendere se stesso, quello è il
motivo per cui cerca la continuità. Il corpo non è interessato nel proteggere se
stesso. Qualsiasi intelligenza sia necessaria per la sopravvivenza del corpo,
essa è già presente. Parlare di voler capire se stessi, di guardare se stessi, è un momento di divisione nell'uomo, nato da quell'auto consapevolezza. Questo è il fondamento sul quale si basa l'intera struttura psicologica. D: Ma come possiamo liberarci da questo pensiero
duale? U.G.: C'è un disturbo nel metabolismo del corpo, prodotto dall'uso delle droghe, o attraverso la meditazione, o attraverso qualcuno dei sistemi o delle tecniche che l'uomo ha inventato, ed in conseguenza di ciò voi potete sperimentare l'unicità e l'unità della vita. Guardate all'India, che predica l'unità, e l'unicità della
vita. Ci sono grandi metafisici, filosofi là, che discutono in eterno queste
cose. Ma non servono a niente nella vita pratica della gente. U.G.: La comprensione è dualità. Se non è presente quella divisione non c'è nulla da comprendere. Lo strumento che state usando per capire le cose è il solo strumento che avete. Non ci sono altri strumenti. Voi potete parlare di intuizione, o di centinaia di altre cose. Sono tutte modificazioni del pensiero. L'intuizione è una forma di pensiero più sottile, ma è ancora pensiero. Tutto ciò che intuite attraverso l'aiuto di quello strumento
non vi aiuta a capire niente. Questo (il pensiero) non è lo strumento, e non ci
sono altri strumenti. Il vostro desiderio di capire ogni cosa è solo al fine di
cambiare, ma allo stesso tempo avete paura del cambiamento. Il desiderio di
queste due cose contrastanti ha prodotto una situazione nevrotica nell'uomo.
Questo è il conflitto che esiste dentro di voi tutto il tempo. U.G.: È assurdo chiedere a se stessi la domanda "Chi sono io?" Questa è diventata la base dell'insegnamento di Ramana Maharishi. "Chi sono io?" Perché fate questa domanda? Questo significa che c'è un altro io che voi volete conoscere. La domanda per me è completamente priva di senso. Il fatto che voi facciate quella domanda dimostra che ci sono due entità. Un io che indaga, ed un altro io che è indagato. La domanda "Chi sono io?" implica che c'è un secondo io di cui non conoscete la natura, e che volete conoscere. Prima di tutto cosa conoscete di voi stessi? Ditemelo. D: Le cose che questo "io" sa. D: Solo nozioni, solo conoscenza. Non percepite l'assurdità della domanda "Chi sono io?" Non
considerate chi vi ha consigliato quella domanda, chi ve l'ha suggerita. Non c'è
nulla lì da conoscere. Quello che c'è, è l'insieme delle vostre esperienze. Se
questo insieme non è presente, non c'è necessità per voi di conoscere nulla. D: La domanda indica che non c'è nulla da indicare. Ti
porta dove le parole non hanno più senso. D: Si. Ma è il solo modo che abbiamo di usare la domanda. U.G.: Va bene anche se la usi come indicatore, la
direzione è sbagliata. Questa conoscenza, che è lo strumento che voi state usando,
non conosce e non può concepire la possibilità che qualche cosa succeda fuori
dal campo del tempo, perché essa è nata nel tempo, e funziona nel tempo. Sebbene
progetti uno stato di assenza di tempo, non vuole accettare il fatto che possano
accadere cose fuori dal campo temporale. U.G.: È vero. Ogni cosa nata nel tempo, è tempo. La
domanda stessa è tempo. U.G.: Da dove viene allora? U.G.: Naturalmente è un assunto -- c'è qualche altra
cosa là oltre questa conoscenza. Quello che c'è là, è solo conoscenza. Le vostre domande sono frivole, perché ogni domanda è nata
dalla conoscenza. Se c'è una risposta alla domanda, non è necessariamente la
vostra risposta. Tutte le risposte sono le risposte che sono state accumulate
attraverso i secoli. C'è la totalità della conoscenza che è stata accumulata.
L'accumulo di conoscenza, l'accumulo di esperienze, sono tutti là presenti. Voi
li state usando per comunicare con voi stessi e per comunicare con gli altri.
Se vi viene fornita una risposta ad una domanda, questa
risposta dovrebbe mettere fine alla domanda stessa. Il fatto è che le risposte
datevi dagli altri, quelle che vi siete fabbricati da voi, e le risposte date da
quegli uomini saggi che ci sono in questa sorta di mercato dello spirito oggi, o
che sono esistiti nel passato, non sono realmente le risposte. I filosofi esistenzialisti hanno costruito un struttura filosofica tremenda che loro chiamano disperazione, le persone religiose la chiamano disperazione divina -- sono tutte frasi senza senso. Non siete mai venuti realmente in contatto con quella che
chiamate disperazio ne, perché in voi c'è solo il tentativo di volervi liberare,
in qualche modo, da quella cosa che chiamate "disperazione". Voi non lasciate
che quella disperazione agisca. Quella sarebbe "l'azione" della quale io sto
parlando, ma mentre parlo è ancora la vostra conoscenza che interpreta ciò che
dico. La sola cosa che vi interessa è essere liberi dalla
disperazione. Perché voi pensate che non vi stia soffocando, non vi stia
strozzando. La disperazione dovrebbe distruggere il vostro tentativo di
liberarvi. Voi non lasciate nessuna possibilità alla disperazione di agire. Vi
interessa solo trovare una soluzione, una via di uscita da questo vicolo cieco.
Ora voi mi chiederete "Cos'è la vita?" Se definisco la vita
siamo persi. Quello che intendo con vita è ciò che rende possibile al vostro
essere rispondere, non reagire, ma rispondere agli stimoli attorno a voi. Se
non c'è la vita, voi diventate cadaveri. La domanda principale è: potete fare finire questa guerra dentro di voi? c'è qualche modo? Tutte le soluzioni che avete sono loro stesse responsabili per questa battaglia -- che trae origine dalla domanda "Come vivere?" Quel "come" deve andarsene. Ora voi mi chiederete "Come può andarsene quella domanda" "Puoi aiutarci?" Prima di tutto voi non siete convinti di ciò che sto dicendo. Non siete ancora arrivati al giusto grado di disperazione. Solo a quel punto potrete trattare con la disperazione. Finché voi cercherete la libertà dalla disperazione, non vi sarà possibile affrontarla. Ci possono essere centinaia di soluzioni, ma non potete provarle tutte. Ovviamente tutto ciò che avete provato è stato un fallimento, così dite che siete disperati. Quella disperazione agirà. Qual'è l'azione? Quell'azione non sarà mai all'interno della struttura del vostro pensiero. Ogni azione che è all'interno di quella struttura, o che è prodotta dal vostro pensiero, aumenter&agrav e; inevitabilmente la disperazione. Forse vi potrà dare qualche sollievo temporaneo, ma voi vorrete sempre di più. Questo fa andare avanti le cose, e nutre la speranza. La speranza è qui, e voi dite: la situazione è senza
speranza. La situazione non è senza speranza. La speranza è qui ora, perché la
disperazione è là. Questo si applica a tutte le situazioni nella vita. Sia che siate bloccati nelle vostre frustrazioni, cosa che voi chiamate disperazione, o altro. Cosa volete fare in questa situazione? Dovete trovare una soluzione da voi stessi. Se io vi suggerissi un altra soluzione sarebbe come le centinaia di soluzioni che avete già. Voi aggiungereste il mio suggerimen to alla vostra lista di soluzioni. Questo non vi aiuterebbe a risolvere il problema. Lo renderebbe solo più difficile. Così avreste una soluzione in più. Se c'è una soluzione, quella deve venire da colui che sta provando a liberarsi, e non da un agente esterno. Quell'azione è qualche cosa di straordinario. Se riuscite a risolvere il problema della disperazione, tutti
gli altri problemi saranno risolti, perché ogni problema è una variante degli
altri. Voi non volete risolvere i problemi. Vi interessano maggiormente le
soluzioni. Lo strumento che state usando, cioè il pensiero, non può
accettare il fatto che questi problemi possano essere risolti qui e ora, in
quanto ha avuto bisogno di così tanto tempo per costruire ciò che siete. Voi
state vivendo in un mondo costruito con le vostre esperienze e ci sono voluti
così tanti anni per voi per essere come che siete. Ci vuole sempre tempo. Siccome il vostro pensiero funziona solo nell'ambito del tempo, non può concepire la possibilità che esista qualche altra forma di azione fuori dal tempo. Non sto parlano in termini metafisici. La soluzione se c'è, deve essere qui ed ora. Se siete affamati, la fame deve essere soddisfatta. Se non potete soddisfarla, vi brucerà. Questa è una situazione spaventosa per voi, così vi accontentate delle briciole rappresentate dalle soluzioni che la gente vi dà. Mentre siete in attesa di qualcuno che vi dia una montagna di pane, o qualcuno che con un miracolo moltiplichi il pane. Ma ciò non succederà. Non c'è una fame reale lì. In realtà
non volete risolvere questi problemi perché vi trovereste senza problemi. Anche nell'atto sessuale, che costituisce un momento così importante nella vita di ogni individuo, è la preparazione, la tensione che prepara l'atto, ciò che vi attrae. Quando la tensione è al massimo, il corpo richiede un rilascio della tensione, e questo rilascio voi lo chiamate piacere. Il corpo chiede che sia rilasciata questa tensione che avete creato. Questo rilascio voi lo chiamate orgasmo, o comunque vogliate chiamarlo. Così c'è un tremendo sollievo. Cosa rimane dopo questo? Un vuoto. Tutte le azioni funzionano allo stesso modo. Voi accrescete la tensione e questa tensione richiede una distensione. E' la richiesta per l'estensione di quell'agonia che voi chiamate piacere. Non è un piacere, ma è il rilascio della tensione. Voi lavorate duramente per raggiungere i vostri obbiettivi; e dopo che li avete raggiunti siete esausti, siete sfiniti, il fascino è finito per voi. Lavorare per qualche cosa, costruire tutte queste tensioni -- questo è tutto ciò che vi interessa. Quando avete raggiunto l'obbiettivo, quello non vi interessa più. Così iniziate con qualche cosa d'altro. Voi non volete realmente essere senza problemi. Siete voi
stessi il problema. Se non avete problemi, li create. La fine dei problemi, è
la fine di voi. Così questi problemi resteranno per sempre. Se il problema
finisce, anche voi finite con esso. Settanta, ottanta, novanta, cento anni --
dipende da quanto lunga sarà la vostra vita -- e per tutto il tempo la speranza
vi accompagnerà. Perché vi sentite scontenti prima di tutto? perché sentite
questo malcontento? È a causa della meta che vi siete preposti. È quello che
crea il suo opposto. Potete capirlo da voi stessi, non devo essere io a dirvelo.
State sempre pensando: "Devo essere come quello, devo essere in questo modo o in
quell'altro e non lo sono". E quel pensiero ha creato il suo opposto. Se uno va,
anche l'altro scompare. Più inseguite questi ideali che la società o la cultura hanno posto davanti a voi, più resterete esattamente l'opposto. E voi sperate che un giorno, attraverso qualche miracolo, o attraverso l'aiuto di qualcuno, qualche Dio, qualche guru, voi riuscirete a risolvere il problema. -- Non c'è speranza. Non posso creare la bramosia in voi! Come posso farlo? Se voi
aveste questa bramosia, vi guardereste attorno e scoprireste che tutto ciò che
vi è offerto non vi soddisfa. Se siete soddisfatti con le briciole, va bene.
Questo è ciò che i guru stanno facendo, vi tirano qualche briciola, come fa la
gente con i cani al guinzaglio.
Da: http://www.well.com/user/jct/ITALIAN/corraggio/Itpart2.htm
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