"La conoscenza di Dio non si può ottenere
cercandola; tuttavia solo coloro che la cercano
la trovano" (Bayazid al-Bistami)
"Chi non cerca è addormentato, chi cerca è un
accattone"
(Yun Men)
La luna è figlia della Terra, Nella scienza e
nei miti, in una forma o in un'altra, questa idea è stata conosciuta ed espressa
dall'alba della storia. La teoria del diciannovesimo secolo, secondo cui la luna
cm un frammento strappato da qualche cataclisma cosmico dalla Terra non ancora
formata, rIpete semplicemente in un linguaggio nuovo la leggenda greca che
Selene era nata da Theìa.
Ma la leggenda greca è in molti modi più suggestiva, poiché prosegue aggiungendo
che Selene, la luna, era figlia di Theia, la Terra e di Hyperion, il Sole; che
essa E amar da Pan, il dio della Natura, ma fu innamorata di Endimione,
l'umanità, che Zeus aveva gettato in un sonno senza fine. Qui ci sono gli
accenni di molti ruoli, che rendono le nostre spiegazioni puramente geologiche,
curiosamente piatte e non convincenti.
Per prima cosa, tuttavia, bisogna che il quadro generale sia chiaro. Un nucleo
vitalízzante intorno al quale gira un numero variabile di satelliti, ognuno dei
quali svolge una certa funzione per l'intero: tale sembra essere il disegno
fondamentale dell'universo. Cosa è per il Sole con i suoi pianeti, per i pianeti
con le loro lune, per i nuclei atomici con i loro elettroni. Qui vediamo
un'ulteriore analogia con la vita umana, dove il padre sostiene nello stesso
modo i "satelliti" della sua famiglia, il datore dì lavoro i suoi lavoratori, e
il maestro i suoi allievi.
Forse possiamo andare ancora oltre e suggerire che nello stesso corpo umano i
vari organi e le loro funzioni "girando” in modo simile intorno al cuore, dal
quale dipende la coesione e l'unità dell'intero.
Così su ogni scala, lo sviluppo è in un senso misurato dalla responsabilità. li
lavoro di un uomo può sostenere due dipendenti, quello di un altro uomo
duecento; il nucleo di un atomo di carbonio ha sei elettroni, quello del rame
29. La Terra sostiene una luna, Giove undici. Tali satelliti possono essere
immaginati in molti modi diversi: come prole, come allievi, come dipendenti, o
perfino come funzioni del loro "sole". Studiando il Sistema Solare e i pianeti,
diventa chiaro che ognuna di queste similitudini contiene un certo elemento di
verità.. In ogni caso questa sistemazione cosmica sembra comprendere in qualche
senso una "responsabilità" del Sole per i suoi satelliti, ed il loro
"asservimento” al Sole; ed ancora un passaggio di energia o conoscenza dal Sole
ai satelliti, ed una reciproca aspirazione da pane di questi ultimi dì
acquistare una tale emula ed alla fine di irradiare il loro illuminatore. Ora nei confronti del suo satellite
la Terra ha una responsabilità che sembra unica nel Sistema Solare. Essa ha una
sola luna, ma la dimensione di quest'ultima, paragonata con quella del suo
genitore, è tale che neppure lo stesso Sole sembra si sia addossato un tale
compito. La massa totale dì tutti i pianeti del Sistema Solare è solo un
ottocentesimo della massa del Sole. Ma la massa della luna è non meno di un
ottantesimo di quella della Terra. La Terra sembra sopportare dieci volte più
peso, dimensione per dimensione, di quanto fa il Sole.
Certamente essa sopporta questo peso ad una portata relativa molto più vicina. E
l'importanza della portata sarà chiara se uno cerca di tenere un peso di due
pounds (circa 800 g) da un lato, alla lunghezza del braccio, oppure
all'estremità di un palo di sei piedi. La Terra infatti è come un uomo che fa
oscillare un peso di due pounds all'estremità di una corda di 30 piedi. Nelle
condizioni più favorevoli questo compito metterebbe alla prova la resistenza
umana fino all'estremo.
Infatti per un pianeta, la distanza alla quale la Terra sostiene il suo
satellite è eccezionalmente grande. L’orbita della luna è situata ad una
distanza di non meno di 30 volte H diametro della Terra. Solo Saturno
sostiene una luna maggiore a una tale distanza relativa, e quella, Japet, a
paragone è insignificante.. Da un punto di vista possiamo dire che la Terra è il
pianeta più duramente premuto di tutto il Sistema Solare.
Le condizioni su di essa sono meno libere che altrove.
L’effetto di questo peso sulla Terra è come il peso bilanciante per un orologio
a pendolo, come la zavorra per una barca, come i grandi pesi sul volante per una
locomotiva. Quando l'energia motoria è applicata ad un meccanismo, è necessario
qualche tipo di peso per addolcire e sfruttare la forza animatrice, e per
impedire all'intero di volare dentro lo spazio. Abbiamo già visto come nel
corpo umano, costituito come è da una ristretta gamma di elementi, il
denso peso dello iodio sotto è necessario per bilanciare il principio attivatore
dell'idrogeno sopra. Nel nostro esempio preso dalla vita umana, la
responsabilità di un figlio agisce come peso o controllo sui desideri motivanti
dei genitori, tenendo a freno i loro impulsi centrifughi, e trasportandoli oltre
i momenti di inerzia e di stanchezza. Nello stesso modo la luna agisce come
regolatore sulla Terra, rendendo uniforme e sfruttando l'energia solare.
Questo effetto è meglio conosciuto per l'influenza della luna sulle maree. Essa
spinge indietro le grandi masse liquide degli oceani, come se applicasse un
freno alla rotazione della Terra.
Il suo vero effetto, come l'abate Moreau ha fatto notare, è quello di ridurre in
modo infinitesimale il peso degli oggetti immediatamente sotto di lei.
Illuminato da un decimillesimo della sua massa, l'oceano sale di una yard
sotto la spinta diretta della luna. Gli infiniti fenomeni delle maree sono il
risultato di questo fatto.
Quello che tuttavia è stato perso di vista nei tempi moderni è che non solo gli
oceani, ma tutti i liquidi sono soggetti a questa spinta. L'effetto della luna
sulle maree funziona anche sui liquidi incorporati nella materia organica, così
come su quelli che sono liberi. Infatti l'effetto è evidentemente molto più
forte, perché i minuscoli capillari attraverso i quali i liquidi organici si
muovono li dividono in masse così piccole che essi obbediscono a leggi
molecolari piuttosto che meccaniche, e perciò sono infinitamente più sensibili
delle grandi formazioni di acqua che noi conosciamo meglio. Su questa scala
molecolare l'effetto di spinta e di abbassamento della luna è molto
appariscente, e senza dubbio offre una tesi per molte tradizioni popolari, come
la credenza che la crescita delle piante abbia luogo di notte, e particolarmente
nelle notti di luna piena. In particolare la luna sembra esercitare 14 sua
influenza sui liquidi ses-suali. Lo scienziato svedese Svante Arrenhius ha
statisticamente provato che l'ovulazione umana segue il periodo di 27,3 giorni,
in cui la luna compie il suo circuito siderale nel cielo (piuttosto che il
periodo leggermente più lungo delle sue fasi). In anni recenti attente
osservazioni hanno stabilito ritmi sessuali della stessa lunghezza nei granchi,
nei vermi, nelle ostriche, nei ricci di mare, con corrispondenti variazioni
della loro succulenza. Il massimo contenuto in acqua dei meloni, delle zucche,
coincide con la luna piena, e così pure le reti più cariche nelle zone
di pesca nell'est dell'Inghilterra e di Milford Haven'.
D'altra parte i contratti per il mogano cubano hanno una clausola sulla luna che
assicura che il legname venga tagliato nel momento di minima umidità e di
massima durezza.
Bisogna notare che la maggior parte di questi esempi sono tratti da organismi il
cui contenuto in acqua è eccezionalmente alto. Ma poiché tutta la Natura, nella
sua essenza è umida, l'influenza della luna su di essa varia soltanto nel grado.
Dove c'è liquido c'è movimento lunare. Il mondo della Natura, generato dal Sole,
costruito sulla Terra, e rivestito di forma dai pianeti, è dotato di movimento
dalla luna.
In questo modo la luna prende il suo posto naturale tra i corpi celesti nella
loro gerarchia di influenza sulla materia della Terra- Abbiamo già visto che si
può dire che il Sole controlla o influenza la materia nello stato elettronico o
radiante, che i pianeti controllano o influenzano la materia nello stato
molecolare o gassoso, e che la Terra - per mezzo della forza conosciuta come
gravità - controlla ed influenza la materia nello stato minerale o solido.
Un’influenza della luna - metà pianeta minore, metà satellite della Terra - ha
così naturalmente effetto sulla materia allo stato tra il molecolare e il
minerale, tra il gassoso ed il solido - cioè sulla materia nello stato liquido.
E poiché l'organismo umano è acqua per il 72% fino a quel punto i suoi movimenti
e tensioni non sono le sue, ma sono un incontrollabile risultato della spinta
del grande peso-bilanciatore della Terra. Messa in un altro modo possiamo dire
che la luna, bilanciando la spinta della Terra, tiene in sospensione tutti i
liquidi organici. Senza il suo appoggio, tutti gli organismi umidi
collasserebbero, appiattiti dalla gravità terrestre. Se un uomo sta in piedi con
la sua colonna di sangue e di linfa situata eretta sul terreno è la luna che lo
rende possibile.
Se egli alza il suo braccio è la luna che gli permette di vincere la forza di
gravità, come il peso di un orologio permette al contrappeso di salire.
I due grandi sistemi di liquidi del corpo - quello del sangue e quello della
linfa - tuttavia hanno una fondamentale differenza. Il sistema sanguigno ha una
pompa, il cuore, che mantiene il sangue in costante circolazione contro le
spinte terrestri e lunari. E il cuore è potenziato dal Sole. Il sistema
linfatico non ha una tale pompa. Per se stesso è un sistema stagnante, mantenuto
in sospensione dalla luna, e che comunica con l'altro solo per osmosi. Tuttavia
per pulire il corpo e per sbarazzarsi dei veleni, la linfa deve circolare.
Questa circolazione è resa possibile solo dal movimento costante di tutte le
parti del corpo, che agiscono come innumerevoli pompe vascolari in tutti i punti
della sua rete.
La linfa sospesa dalla luna ha bisogno di movimento. E se non c'è movimento per
un apprezzabile periodo di tempo, l'accumulo dei veleni produce un'irritazione
muscolare che diventa insopportabile. Questa irritazione è eliminata dal
movimento, che rinnova la circolazione linfatica. In questo modo noi possiamo
dire che la luna provoca i movimenti nell'uomo che egli lo voglia o no.
Egli si deve muovere. Ma egli può scegliere se questo movimento debba essere
deliberato, intenzionale e utile per i suoi scopi: oppure involontario, inutile,
improduttivo.
Abbiamo già detto che il Sole controlla la forza-vìta, il seme vitale dell'uomo;
e che i pianeti controllano le sue differenti funzioni. Possiamo dire che la sua
vita
(Svante
Arrenhius, H.. Munro Fox, Miss Semmens, Madarne E. Kolisko, Messrs. Savage e
Hodgsin, C.P. Rickford, ed altre autorità citate da Robert Eisier, The Royal Art
of Astrology, pagg. 138-145.)
appartiene al Sole ed il suo tipo o essenza ai pianeti. Così quando il movimento
dell'uomo serve a preservare o a mantenere la vita, o quando è un'espressione
naturale di una o di un'altra funzione, esso è - se non pienamente deliberato -
in ogni caso, utile. Il movimento di questo tipo è un movimento legittimo e
produttivo, che risulta da una combinazione di stimoli lunari e solari, olunari
e planetari. Nelle vite riempite con il movimento dovuto al lavoro fisico, ai
mestieri e alle capacità, agli sport e alle danze, il bisogno di movimento della
luna è sfruttato in modo proficuo. Il prurito della linfa è usato per il
vantaggio o per il piacere dell'individuo interessato.
Ma sfortunatamente nella vita moderna per un largo numero di persone pigre e
sedentarie non è così. Poiché le loro vite non contengono quasi nessun movimento
intenzionale, essi le hanno completamente riempite di movimenti non
intenzionali, movimenti senza scopo, movimenti completamente sotto l'influenza
della luna.
Solo un uomo che ha già cominciato a studiare se stesso capirà quale immensa
parte questi movimenti inutili hanno nella vita umana. Non solo tutti i tipi
palesi dì agitazione, irrequietezza, gesti meccanici delle mani e delle braccia,
cambiamenti di posizione del corpo, smorfie del viso e del mento, il tamburellio
con le dita o con i piedi, appartengono a questa categoria, ma anche il gioco
dei muscoli facciali, che in molte persone produce incessantemente sorrisi,
cipigli e smorfie di ogni tipo, senza nessuna corrispondente emozione. Si può
letteralmente dire che molte persone che non fanno sforzi fisici intenzionali
con ì quali potrebbero usare l'energia motoria in modo giusto e normale, non
stanno mai ferme.
Questo può essere difficile da credere. Tuttavia basta fare il semplice
esperimento di cercare di rimanere completamente immobile in qualunque
posizione, anche la più comoda, per cinque minuti, per provare che questo è un
fatto letterale. Quasi tutta la vita sveglia e addormentata di molti abitanti di
città è occupata da movimenti involontari, irriconoscibili e completamente senza
scopo.
Questo è quello che significa essere sotto il potere della luna. Poiché un uomo
o una donna - il cui meccanismo fisico è stato in movimento involontario
per, diciamo, dodici ore - saranno così estenuati che non avranno energia
residua per fare quelle cose che dal punto di vista della loro vera natura, essi
potrebbero e vorrebbero fare. Così abbiamo la strana situazione che la luna
regola quello che nell'uomo non ha scopo consapevole, quello che accade
meccanicamente. E se viene obiettato che il potere sulla meccanicità non è
affatto potere, questo conferma solo lo strano fatto che la meccanicità rimane
sempre invisibile per l'uomo che ne è guidato, e più forte è il suo potere su di
lui, più essa rimane invisibile.
Una grandissima parte dei movimenti involontari ed inutili prende la forma di
abitudini, cioè di qualche movimento, azione, o reazione, originariamente
eseguiti per un motivo, buono o cattivo, ma che continuano a ripetersi
all'infinito, molto tempo dopo che il motivo originale è stato dimenticato, e
che le circostanze sono cambiate. La linfa dà prurito ed il corpo se ne
alleggerisce nel modo che un tempo gli è stato insegnato. Possiamo inoltre dire
che una pane molto grande della vita umana viene spesa nella ripetizione delle
abitudini: tutto questo è sotto l'influenza della luna.
Un'abitudine caratteristica, diffondendosi gradualmente in tutti i lati della
vita di un uomo, col tempo diventa la sua principale debolezza. Per esempio, un
uomo ha da una parte una tendenza ad essere timido e, d'altra parte, una
tendenza ad essere meticoloso nell'esecuzione di piccoli compiti. Mentre è
ancora un ragazzo egli acquista l'abitudine di desiderare di finire quello che
sta facendo piuttosto che incontrare altre persone. Gradualmente gli comincerà a
sembrare giusto ed inevitabile finire anche il compito più semplice, prima di
prendere un impegno. Inoltre, se non esiste nessun compito da svolgere per
ritardare ìl suo incontro con la gente, egli se ne inventerà uno. Ed alla fine
succede che - del tutto letteralmente - egli non prende mai un impegno.
Una tale debolezza principale può rovinare la vita di un uomo, gettarlo in dubbi
senza fine, impedirgli di compiere qualunque cosa egli tenta dì fare. E la cosa
curiosa è che all'uomo stesso la sua debolezza può rimanere completamente
sconosciuta ed invisibile. Perché per lui ogni esempio sembrerà separato ed
inevitabile, e non gli capiterà mai di poter agire in qualche altra maniera.
La debolezza principale è così costruita sulle abitudini, le abitudini sulle
azioni involontarie, e le azioni involontarie sui movimenti senza scopo. E la
causa prima di tutta questa successione è la apparentemente innocente influenza
della luna sulla materia liquida. ]~ per questa ragione che il sentiero dello
sviluppo conscio qualche volta viene descritto come "una fuga dal potere della
luna".
Poiché l'intera "lunaticità" della debolezza principale è situata esattamente
nella sua meccanicità, nella natura automatica della sua manifestazione. Una
volta vista, la sua natura cambia. E con l'introduzione della consapevolezza e
del controllo nasce la possibilità di usare la propria caratteristica
intenzionalmente per servire uno scopo preciso.
Quando questo succede, 1a caratteristica principale" può essere gradualmente
trasformata nella "forza principale", nella "speciale capacità" per mezzo della
quale si distingue l'individuo e sulle basi della quale egli può ottenere e
servire.
Fino al punto in cui egli è un liquido, l'uomo fa quello che vuole la luna.
Infatti egli potrebbe essere detto lunatico, se non fosse per le altre materie
più rare e per le energie in lui che sono indipendenti da questa influenza.
Poiché, proprio come la luce non è sottoposta alla gravità, così le funzioni
della ragione e dell'emozione, funzionando con energie che sono elettriche
piuttosto che liquide, non hanno bisogno di seguire il flusso della luna. Finché
il centro di gravità dell'essere di un uomo è situato in loro, egli è
indipendente dalla luna. Finché egli è sangue e linfa, egli è una sua creatura.
Selene, come dice la leggenda greca, è innamorata dì Endimione, ma a differenza
di Pari, egli è suo solo parzialmente. E se si svegliasse dall'incantesimo del
sonno nel quale Zeus lo ha gettato, egli smetterebbe di essere suo, interamente.
11.
LA LUNA COME MAGNETE
Una
funzione completamente diversa della luna richiede ora la nostra attenzione.
Abbiamo visto che il peso e la distanza della luna hanno un grande significato
dal punto di vista della Terra. Ma molti curiosi fatti su questo peso e distanza
possono essere spiegati solo supponendo un suo rapporto ugualmente intimo con il
Sole.
Si sa bene che in certe eclissi totali il disco della luna ricopre esattamente
quello del Sole, oscurando la sua intera superficie, ma lasciando visibile
l'infuocata corona dalla quale esso è circondato. Questo fatto è conosciuto così
bene che nessuno lo considera straordinario. Ma se la luna fosse poche centinaia
di miglia più grande o più piccola, poche centinaia di miglia più vicina o più
lontana, questa esatta coincidenza non ci sarebbe. Fra tutte le immense
possibilità di dimensioni e di distanza apparentemente possibili per un
satellite, è stato scelto questo particolare punto. Chiaramente una tale
combinazione di dimensioni e di distanza deve avere qualche significato, un
punto focale in qualche campo di forza non vista. Messo in un altro modo, se immaginiamo un raggio convergente
di luce che emana dal Sol, e che è focalizzato sul punto centrale della Terra,
vediamo che la luna è sistemata in modo tale da intersecare un tale raggio in
alcune circostanze ricorrenti che chiamiamo eclissi. In termini della nostra
analogia elettrica del Sistema Solare come di una serie di trasformatori,
questo significherebbe che una funzione della luna è quella di cambiare in
qualche modo l'influenza costante del Sole in una corrente interrotta. Il
principio è uguale a quello usato in un cicalino elettrico, dove un magnete ed
una molla vengono usati per produrre e spezzare una corrente continua, e per
mezzo di un'armatura o canna che viene spinta alternativamente da loro, produce
così un'oscillazione meccanica che noi udiamo come suono.
Informandoci meglio, troviamo che la successione di tali eclissi o interruzioni
della corrente solare è completamente regolare e si ripete in un periodo che
dura 18 anni e Il giorni che gli antichi chiamavano i Saros. In questi, in una
pane o nell' altra del mondo vengono osservate 28 eclissi totali del Sole. Così
il meccanismo della luna sembra interrompere la radiazione solare, ad una
frequenza di circa 120 cicli negli 80 anni che noi abbiamo considerato essere un
momento di percezione del Sole. Considerando che 80 anni nel tempo del Sole
corrispondono a un trentesimo di secondo nel tempo dell' UOM0” , questo sarebbe
equivalente a una frequenza di quattro chilocicli.
Un altro piccolo fatto osservato appoggia il punto di vista che la luna sia un
meccanismo che fa e disfa la corrente solare. Quando si tiene conto del
-movimento della Terra, si trova che la velocità della reazione della luna
intorno a quest'ultima di 27,3 giorni è esattamente la velocità della rotazione
del Sole sul suo proprio asse di 25,3 giorni. Sia che questo ingranaggio avvenga
per qualche invisibile meccanismo o per una influenza foto-elettrica, l'effetto
è come se il Sole circondasse la luna nella sua orbita come due ruote dentate di
uguale diametro, le quali oppongono e ingranano sempre la stessa faccia.
Ed ancora è impossibile credere che una tale coincidenza di velocità sia
accidentale, e si può solo supporre che sebbene la luna sia attaccata al campo
della Terra, fa anche parte di un meccanismo solare per produrre la forza
alternante richiesta.
In rapporto alla frequenza interrompente della luna (4 chilo cieli) le
radiazioni del Sole sono senza dubbio di una frequenza molto più alta. L’effetto
della luna è perciò quello di produrre impulsi di corrente ad alta frequenza.
Nella teoria elettrica ordinaria questo darebbe origine ad una corrente
alternante in qualunque circuito adiacente sintonizzato con la frequenza alla
quale avvengono gli impulsi. La Terra può essere considerata proprio come un
tale circuito.
Supponendo che la nostra analisi sia corretta, qual è lo scopo o l'effetto della
creazione di una corrente ad alta frequenza nel campo della Terra? Le piene
implicazioni di questa domanda sono molto oltre noi. Ma c'è uneffetto specifico
associato con le correnti ad alta frequenza che dal nostro punto di vista è
suggestivo. Questo è l'effetto conosciuto dagli elettricisti come "effetto
pelle".
Se una corrente diretta a bassa frequenza passa lungo un filo, essa viaggia
ugualmente lungo l'intera sezione, come l'acqua attraverso un tubo. Ma più alta
è la frequenza, più la corrente tende a tenersi vicina alla superficie del filo,
ed a frequenze radio rapide, essa viene portata quasi interamente sulla
superficie. Proprio nella stessa maniera l'acqua che scende lungo una canna
vuota tende a scorrere lungo la circonferenza, creando un vortice nel centro.
Uno dei risultati della creazione di un effetto ad alta frequenza della luna può
essere allora quello di prendere l'energia solare trasformata che scorre lungo
la superficie della Terra nel tempo, cioè che scorre lungo quella parte della
Terra cheè coperta dal mondo della Natura e della vita organica. Inoltre, sia
che pensiamo al fenomeno elettrico come >Betto pelle" o meccanicamente come alla
tendenza centrifuga dell'acqua in un tubo vuoto, l'effetto sarà quello di
produrre una spinta esterna, un effetto sollevante sulla superficie del nostro
conduttore.
Partendo da un punto di vista completamente diverso, arriviamo di nuovo allo
stesso concetto della luna come sostegno della vita organica, come quella che
tiene le cose viventi erette sulla superficie della Terra. é come l'invisibile
burattinaio di una recita di marionette, che regge i fili per mezzo dei quali
vengono animati i pupazzi. Essa è, come abbiamo visto prima, il grande magnete
della Natura, che esercita su di essa un'influenza magnetica tre volte più
potente. di quella di tutti gli altri pianeti messi insieme.
Tuttavia, prima di proseguire, sarebbe forse meglio considerare la questione del
magnetismo in generale, ed in particolare il curioso fallimento di questo studio
nel mantenere il passo con gli altri progressi scientifici.
La moderna scienza magnetica cominciò nel sedicesimo secolo, e fu sistematizzata
nel 1600 da William Gilbert il quale considerò la Terra come il magnete grande
archetipale, e studiò tutti i magneti più piccoli come terellas o terre in
miniatura. Per enfatizzare la qualità vivente del magnetismo egli mise come
sottotitolo al suo libro: Una nuova mitologia. Tutti i primi ricercatori,
infatti, consideravano il magnetismo come un principio universale, quello
dell'attrazione e repulsione cosmica, che era accompagnato su ogni scala dal
fenomeno di flusso e riflusso. Nel 1766 a Vienna Mesmer pubblicò una tesi, in
cui dichiarava che "esiste una reciproca influenza tra i Corpi Celesti la Terra
e i Corpi Animati per mezzo di un do universalmente distribuito e continuo di
una natura incomparabilmente rarefatta". "La proprietà del corpo animale che lo
mette sotto l'influenza dei corpi celesti, e sotto l'azione reciproca di quelli
che lo circondano", egli la chiamò "magnetismo animale".
Cinquanta anni più tardi Faraday scoprì che una corrente elettrica che passa
attraverso un filo produce un campo magnetico di forza, l'elettro-magnetismo. E
verso lo stesso periodo questo fu riconosciuto come un fenomeno molecolare,
dipendente dalla distensione o da una polarizzazione uguale di tutti gli atomi
all'interno del metallo in causa.
Da allora in poi, due forme di magnetismo - terrestre e metallico - occuparono
esclusivamente l'attenzione dei ricercatori, e gli altri suoi due aspetti
precedentemente riconosciuti - il magnetismo planetario ed il magnetismo animale
- furono sia rifiutati che ignorati.
Noi ma possiamo insistere affinché sia il magnetismo planetario che quello
animale vengano riconsiderati come fenomeni simili, proprio sulle basi della
scoperta di Faraday. Poiché, come abbiamo visto prima, le scie dei pianeti nel
tempo possono essere considerate come "fili” caricati con una corrente indotta
dal Sole, e perciò circondati da campi magnetici proprio come lo è la Terra.
Ed ancora, proprio come ora sappiamo dalla fisiologia animale, i "fili" dei
nervi portano impulsi elettrici e devono così produrre campi magnetici, sia
piccoli che grandi.
Il rifiuto del magnetismo animale e planetario è rintracciabile nell'abitudine -
basata su un malinteso del metodo scientifico - di rifiutare quello che non può
essere misurato per mezzo di strumenti meccanici. Per esempio, i fenomeni
dell'attrazione personale e della repulsione tra tipi diversi e sessi diversi
sono una cosa che ogni individuo giornalmente osserva e misura da sé: è forse la
cosa che meglio conosce tra tutte le sue esperienze. Questa è una percezione
diretta di magnetismo animale. Ogni volta che gli occhi di due persone si
incontrano, essi possono sentire e studiare la chiusura di un circuito
magnetico. Tuttavia, poiché nessuno strumento conosciuto può misurare il grado
di questa attrazione e repulsione, essa è tacitamente ignorata. Nell'immediato
futuro dovrebbe essere compiuto un nuovo studio scientifico di entrambi questi
"fenomeni dimenticati".
Nel frattempo continueremo a trattare sia il magnetismo animale che quello
planetario come se fossero soggetti alle stesse leggi del magnetismo terrestre e
metallico, anche se non sono ancora misurabili.
La luna allora è il grande magnete di tutta la Natura. Sostiene i milioni di
campi magnetici separati, che animano tutti i corpi viventi individuali sulla
Terra, e che li distinguono da quelli morti. Ogni organismo vivente, dotato di
vita dal Sole, costituisce un campo magnetico individuale ed effimero. Infatti
si può dire che possiede un corpo magnetico in aggiunta a quello fisico. E sono
questi corpi magnetici che sono sia prodotti che influenzati dall'azione
magnetica della luna, sebbene altre forme e varietà lo siano dal minore e sempre
mutevole magnetismo dei pianeti.
Nel caso dell'uomo, questo campo magnetico o corpo magnetico, ha molti
interessanti aspetti. P quello che, studiato da Kúner e Bagnall attraverso
schermi di tinta di cyanine, apparve come una specie di aura che si estende per
due o tre pollici (5-7 cm), in ogni direzione oltre il corpo fisico. Come ci
potremmo aspettare, esso ha una particolare affinità per i liquidi del corpo,
specialmente per il sangue arterioso, che per mezzo del sue) alto contenuto di
ferro - è il veicolo del magnetismo; ed è più forte in quegli individui che
hanno una ricca circolazione sanguigna, e più tenue in quelli magri e anemici.
Così esso è strettamente collegato con lo stato di salute, sia del corpo come un
intero, che delle sue parti separate.
E con questo corpo magnetico che un uomo è sensibile agli stati fisici degli
altri e sente immediatamente simpatia verso uno e antipatia verso un altro. t
anche il mezzo della "simpatia", cioè della comprensione, o del "sentirsi con"
la sofferenza fisica, i bisogni o il benessere degli altri; sebbene questa
qualità non debba essere confusa con la comprensione emozionale, che è molto più
rapida e più penetrante. Lo stretto rapporto tra il campo magnetico e la
circolazione sanguigna lo rende un fattore importante nella guarigione. Oltre
all'individuo stesso che ha il potere di concentrarlo su un punto desiderato per
mezzo dell'attenzione, alcune persone hanno la naturale capacità di "distendere"
o polarizzare i campi magnetici degli altri. Quando questo potere è genuino,
abbiamo i "guaritori per fede" o "guaritori psichici".
In alcuni posti in cui è stata concentrata per lungo tempo molta forza
magnetica, come alcuni centri di pellegrinaggio, è possibile che questa
"distensione" del corpo magnetico possa essere fatta impersonalmente, e che si
produca un senso di speciale benessere e perfino "miracoli fisici" prodotti in
persone che rispondono. In altri casi l'azione sul corpo magnetico di altri può
prendere la forma di ipnotismo o mesmerismo.
In modo normale il campo magnetico è fluido e nebuloso, e abbraccia l'intero
corpo fisico, o forse è più concentrato intorno al cuore. L'attenzione fissa ha
il potere di focalizzarlo, e per suo mezzo, di aumentare il flusso magnetico in
un particolare posto. Ma esiste anche la possibilità che qualche terribile shock
o violenza di tipo emozionale, particolarmente al momento della morte, possa
congelarlo permanentemente o semi-permanentemente in una data forma. In questo
caso esso può trattenere la sua forma o campo, perfino dopo la disintegrazione
del corpo vivente che gli ha dato origine. à questa possibilità che sta in fondo
alle storie di fantasmi, di spettri e di invasioni di spiriti.
Riguardo ai fenomeni normali e anormali collegati con il corpo magnetico, è
tuttavia molto più importante ricordare che quest'ultimo è un fenomeno puramente
meccanico. Niente che sia collegato con il corpo magnetico, ed in generale
niente che sia sottoposto all'azione della luna, ha qualche rapporto con lo
sviluppo psichico o con la consapevolezza.
III. LA LUNA COME DISCENDENZA DELLA TERRA
Una delle principali caratteristiche della luna, come fu
notato prima, è che lì non accade mai niente. 1 telescopi portano la visione
dell'uomo tanto vicina alla luna, quanto i missili muniti di apparecchi
fotografici la portano lontana dalla Terra.
In altre parole, ora l'uomo può studiare la Terra e la luna a distanze uguali.
Infatti, illuminata dalla brillante luce abbagliante di un Sole, non diffusa
dall'atmosfera, la superficie della luna viene rivelata quasi vividamente quanto
una zona della Terra vista da un aereo transcontinentale.
Ma benché l'osservatore la studi anno dopo anno, egli realizza, con un crescente
senso di orrore, che lì non cambia mai niente. Le stesse catene di montagne
frastagliate risplendono bianche contro le alte ombre nere, gli stessi crateri
di venti miglia, come spruzzi da un bricco di latte congelati per l'eternità,
gli stessi interminabili deserti di cenere vulcanica, ora alla temperatura
dell'acqua bollente sotto un Sole verticale, ora a 80' gradi centigradi sotto
zero, appena essi passano all'ombra, tutto questo è identico oggi, domani, al
tempo di Cesare e tra mille anni.
Non solo lì non esistono cose che crescono, ma non,ci sono stagioni, non ci sono
venti, non c'è neppure gelo o ghiaccio. Solo una solitaria e silenziosa colonna
di polvere la percuote come un meteorite; solo un giorno accecante ed una notte
nera come l'ebano pietrificata dal freddo dello spazio esterno; questa è
l'estensione delle variazioni.
Abbastanza stranamente il resoconto più accurato che può essere fatto delle
condizioni sulla luna si trova in certe descrizioni medievali dell'inferno.
Poiché solo queste comunicano l'idea di fuoco eterno, di freddo eterno, di
impossibilità di miglioramento. Noi siamo così abituati al costante flusso e
mutamento del mondo della Natura, che per noi è quasi impossibile concepire, in
termini ordinari, un mondo in cui il tempo non porta cambiamenti.
Tutto questo è caratteristico di un mondo in cui mancano le prime ottave delle
sostanze di cui abbiamo parlato nell'ultimo capitolo. Se fosse possibile
compilare una tavola degli elementi lunari, forse essa comincerebbe sotto
l'ossigeno dove non ci sono le principali sostanze della vita organica. In ogni
caso tali sostanze possono solo essere "imprigionate" sotto forma di metalli o
di sali minerali.
Il solo tipo di cambiamento che sembra esserci sulla luna, e che potrebbe essere
la prima preparazione per la vita lì, tra infiniti anni da ora, è la tendenza
che ha la polvere, sollevata da meteore volanti e da rocce sfaldate, di essere
trasportata verso una sola regione, dove sembra riempire i crateri morti e
creare, con incommensurabile lentezza, un vasto piano di limo polveroso.
In effetti questo è l'inizio di una marea, la massa di polvere lunare viene
spinta indietro dalla Terra, proprio come la massa di acqua terrestre è spinta
indietro dalla luna.
All'inizio abbiamo studiato il rapporto tra la rotazione e la separazione delle
materie in stati diversi che possono dare origine all'atmosfera e alla vita
organica. La luna non ruota ed è - come potremmo supporre di un corpo dove non è
stata ancora prodotta nessuna forza separatrice - una massa solida ed omogenea
di materia allo stato minerale.
Quali possibilità ha la luna di acquistare la rotazione, e così nel tempo, dì
generare aria e vita? Sta veramente crescendo? In risposta a questo noi possiamo
presentare quattro fatti. Al presente la luna è lontana trenta volte il diametro
del suo genitore. Essa non ruota. Mercurio è lontano dal Sole 42 volte il
diametro del suo genitore. Esso non ruota4.
Venere è lontana dal Sole 77 volte il diametro del suo genitore ed ha cominciato
a ruotare. Tutti gli altri pianeti ruotano, ed in generale più sono lontani, più
ruotano velocemente. Nel frattempo, la Luna cenamene, te i pianeti
probabilmente, si stanno lentamente allontanando dal loro illuminatore.
Così sembra estremamente probabile che un pianeta o satellite, uscendo
originariamente dal corpo del suo genitore, acquisti il potere di rotazione e di
conseguenza di vita propria indipendente, solo quando si è emancipato ad una
certa precisa distanza dalla sua sorgente. Questa distanza sembra essere tra
cinquanta e sessanta volte il diametro del genitore. Con questi calcoli la luna
dovrà stare due volte più lontana dalla Terra dì quanto lo è ora,prima che possa
cominciare a ruotare e a generare vita. In effetti sta a metà strada tra ì]
concepimento e la nascita come pianeta indipendente.
4 (La cosiddetta rotazione di Mercurio una volta nel
corso della sua rivoluzione intorno al Sole naturalmente è solo il risultato del
suo mantenimento di un rapporto fisso cori quest'ultimo. È solo un movimento
preso in prestito, e non una rotazione nel senso di moto planetario
indipendente.)
Se allora la luna è figlia della Terra che tipo di figlia
è? Se cerchiamo analogia umana, per poter scoprire un parallelo, dobbiamo andare
indietro oltre l'adolescenza, l'infanzia, e perfino la nascita. La prole non
solo non è nata, ma non mostra neppure segni di vita. E come l'embrione o la
forma di un mondo futuro che ancora non ha né, vita né movimenti propri.
Se ad un osservatore che conoscesse gli esseri umani viventi con i loro
incessanti movimenti e stati d’animo. con il loro interminabile gioco di
espressioni, di tono, di posizioni, e così via, fosse in qualche modo possibile
osservare un feto inanimato nell'utero di sua madre, questo feto apparirebbe
senza vita ed immutabile Egli potrebbe dire che a questo feto non sta accadendo
niente, e che non ha possibilità. Poiché sebbene l'essenziale quantità interna
di cambiamento dei feto sia molto più rapida di quella degli uomini che questo
osservatore ha conosciuto, tuttavia al feto mancherebbe completamente quella
vibrazione esterna della personalità che egli associa con gli uomini. Questo
potrebbe essere lo stadio di sviluppo della luna della Terra.
Ma se è così, come viene nutrita la luna? Un tale embrione per la sua esistenza,
finché non nascerà come organismo indipendente, dipende dalla sua partecipazione
alla circolazione sanguigna della madre. Riceve da lei il nutrimento necessario
per la sua crescita. La nuda palla della luna non è ancora capace di trasformare
direttamente la luce solare.
Finché non acquista una sua atmosfera ed una sua vita, essa deve ricevere questa
energia predigerita dalla Terra.
Abbiamo parlato delle varie influenze della luna sulla Terra.
Qual è l’influenza corrispondente della Terra sulla luna? Che cosa passa dal
genitore alla prole? Ancora una volta il fenomeno che abbiamo variamente
descritto come spinta lunare, come suo effetto di sollevamento o di risucchio,
come sua creazione di una corrente centrifuga fuori dalla Terra, ci aiuterà a
rispondere alla domanda. Poiché tutte queste sono maniere semplici per
descrivere l'effetto di un certo flusso dalla Terra alla luna, come il flusso
del sangue dalla madre al bambino non nato.
La luna solleva o succhia l'intera creazione organica dalla superficie della
Terra. Ma il suo potere di attrazione non si ferma qui. E c'è motivo di
sospettare che nel momento in cui gli organismi muoiono, ed i loro elementi
ritornano alla giacenza generale della Terra, questa attrazione sia in qualche
modo soddisfatta, ed un circuito magnetico completato. Quando il burattinaio
lascia le sue marionette, esse cadono sul palcoscenico e diventano cartapesta e
vestiti. Qualcosa da loro torna a lui. È il loro movimento, la loro illusione di
vita, la loro anima da marionette.
Tutto quello che è stato dedotto sul ruolo della luna ci porta a credere che è
proprio questa tensione elettrica che costituisce la differenza tra la materia
vivente e quella morta, che fornisce la corrente necessaria all'esistenza della
luna. Ogni organismo vivente, dotato di vita dal Sole, costituisce un campo
magnetico individuale ed effimero. Quando esso muore ed il suo potere di
trasformare la forza-vita solare è portato via, questa tensione magnetica viene
liberata. La liberazione, ogni ora ed ogni momento, di milioni di tali campi
magnetici, grandi e piccoli, sull'intera superficie della Terra, indurrà una
enorme corrente in un conduttore adiacente. Poiché non c'è nessuna indicazione
che questa energia venga usata di nuovo sulla Terra - la nuova generazione di
esseri viventi nasce sempre da nuova energia solare - noi supponiamo che sia
portata via da qualche parte.
Infatti la corrente magnetica liberata per la morte di creature viventi vola al
livello più basso della ionosfera, che è ora riconosciuto come il livello in cui
ha effetto il magnetismo lunare.
Li si unisce alla corrente magnetica generale che collega la Terra e la luna.
Calcoli basati sul ritardo tra i disturbi magnetici sulla superficie del Sole e
le ripercussioni sull'atmosfera hanno mostrato che le influenze magnetiche
viaggiano a circa 400 miglia al secondo.
In dieci minuti quello che crea la differenza tra un corpo vivente ed uno morto
è volato alla luna che lo aveva sostenuto durante la vita.
Questa corrente magnetica è il cavo di salvataggio della luna, il cordone
ombelicale che la unisce alla sua madre Terra.