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Il Sito di Gianfranco Bertagni

 

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Introduzione - 1 (Maurice Nicoll)
Dai Commentari Psicologici sull'Insegnamento di Gurdjieff e Ouspensky (Psychological Commentarie on the Teaching of GURDJIEFF and OUSPENSKY)

Traduzione dallo spagnolo di Buffa Claudio                        Casa Editrice Kier S.A. Argentina

OTTAVA EDIZIONE DELLA VERSIONE SPAGNOLA della quarta edizione inglese

Autore Dr. Maurice Nicoll

COMMENTARI PSICOLOGICI

 SULL’INSEGNAMENTO DI GURDJIEFF E OUSPENSKY

 

VOLUME 1

 

MAURICE NICOLL

 

L’autore di questa opera pone in campo la sua elevata capacità scientifica, nel campo della psicologia e delle infermità del celebro e del midollo spinale, a Parigi, Berlino, Vienna, Zurico, Londra, Gallipoli e in Mesopotamia.

Senza dubbio, il suo incontro con Ouspensky cambiò il corso della sua vita.

Studia all’Istituto Fontainbleu, Francia, con Gurdijeff, e tempo dopo, a partire dal 1931 comincia a diffondere l’insegnamento della Quarta Via che propugna lo sviluppo armonico dell’essere umano con metodi di profondo contenuto psicologico.

Il Dr. Nicoll è uno dei più preziosi espositori di questo sistema nell’interpretare con molto rigore, ed in modo personale, la sostanza della dottrina di Gurdijeff e Ouspensky.

I presenti commentari sono, nel loro aspetto formale, colloqui e direttive; tale è il sigillo del Dr Nicoll in ognuna delle sue pratiche, il cui obiettivo è  non solo

commentare le proprie esperienze di introspezione, (il lavoro) ma anche offrire un appropriato strumento (il Ricordo di se) a tutti coloro che anelano guardare il mondo e le sue attività da un’altra prospettiva e con una nuova ottica più concorde con i tempi….. (odierni).

 

 

PAROLE PRELIMINARI

 

Questi commentari furono scritti sull’insegnamento che il Dr. Maurice Nicoll ricevette personalmente da Ouspensky che conobbe nel 1921, e da Gurdijeff che conobbe nel 1922.

Andò all’Istituto di Gurdijeff a Fontainbleu dove restò un anno, dopo di che tornò a Londra e continuò i suoi studi con Ouspensky fino al 1931, che gli permise di insegnare il Sistema. L’insegnamento del Dr. Nicoll prosegue fino ad oggi.

I commentari che compongono questa opera, cominciano negli anni della guerra e proseguirono dopo.

 

 

 

 

 

 

 

 

The Knapp – Birdlip – Gloncestershire 27 marzo 1941

 

Stimato Bush,

Ho molto interesse ad informarla della riunione del 20 marzo. Penso che sia preferibile scriverle sulla base degli argomenti sui quali m’informò e delle note personali che Lei scrisse.

Per prima cosa ciò che bisogna capire è che su questa terra l’uomo è in una situazione molto strana. Quando udii per la prima volta quest’idea sull’uomo m’impressionò moltissimo. Certamente, ciò è palese, immaginiamo che l’uomo possa crescere e svilupparsi in un modo che potremmo chiamare naturalmente normale, semplicemente con l’educazione, l’esempio e così di seguito. Invece se guardiamo la storia, notiamo che l’uomo non si è sviluppato veramente, ed in particolare se osserviamo il presente, non possiamo vantarci perché l’uomo ha intrapreso un percorso molto lontano dallo sviluppo. Basta osservare un istante gli orrori che nei tempi odierni l’umanità commette contro se stessa. Senza dubbio, la gente è propensa ad immaginare che il tempo significa progresso e che tutto si svolga ogni volta sempre meglio a mano a mano che il tempo passa. E come regola generale la gente prende le contraddizioni ovvie come se fossero un caso eccezionale. Si dice, la gente è sempre incline a credere che, quelle che sono circostanze comuni e sempre presenti della vita, nel loro pensiero errato, sono in verità eventi eccezionali. Invero, deve ammettersi che se si prende qualche libro di storia si vedrà che trattano soprattutto di guerra, e con la guerra, di intrighi, di gente che conquista il potere e così via. In realtà, a meno di avere una forza d’animo che ci permetta di vedere cosa è la vita ordinaria su questo pianeta, resteremo nell’immaginazione, o nell’illusione, se lei preferisce questa parola. Come sa, in questo sistema di lavoro, tra i molti detti che hanno una grande profondità di significato – cioè, che richiedono molto tempo per essere compresi – c’è n’è uno che dice; “ il livello dell’essere di un uomo attrae la sua vita”. Questo detto si applica all’umanità in generale – cioè, il livello generale dell’umanità in rispetto al suo essere attrae la forma di vita corrispondente. È inutile pensare che la guerra e gli orrori e le rivoluzioni, ecc., sono eccezionali. Il responsabile di tutto ciò è il livello di essere della gente. Però nessuno è disposto ad ammetterlo ed ogni volta che inizia la guerra, come si dice, la gente la prende come qualcosa di eccezionale, e basta parlare di un futuro libero da guerre, subito dopo che la guerra in corso è terminata. Possiamo vedere che la stessa cosa capita ora. La storia si ripete perché l’uomo permane allo stesso livello di essere – cioè, attrae una volta e la successiva la stessa circostanza, sente la stessa cosa, dice le stesse cose, spera le medesime cose, crede nella stessa cosa. E allora in realtà non cambia nulla. Tutti gli articoli che furono scritti nell’ultima guerra sono esattamente uguali agli articoli scritti in questa guerra, ed ormai lo saranno per sempre. Però la cosa che più mi attanaglia è che la stessa idea si applica a noi, ad ogni persona individuale. Se non si produce un cambio di livello nell’essere, la storia personale di un uomo sarà sempre uguale. Tutte le cose si ripetono nella nostra vita: diciamo le stesse cose, facciamo le stesse cose, lamentiamo le stesse cose, commettiamo le stesse cose. E tutto ciò parte dalla profondissima idea che il livello di essere attrae la sua vita.

Occupiamoci di alcune delle principali idee che vertono sull’argomento di come sia possibile cambiare l’essere in un uomo. Tutta questa opera si riferisce ad un cambio di essere – cioè un cambio di livello di essere nel quale un uomo sta naturalmente – nella sua vita ordinaria.  La prima cosa che si deve capire ora è che ognuno di noi sta a un certo livello di essere. Rispettando ciò bisogna visualizzare una direzione verticale o una scala che si estenda per così dire dal basso verso l’alto e che abbia molti gradini. La gente – noi tutti - sta in uno e nell’altro dei gradini di questa scala che si estende verticalmente sia sotto sia sopra di noi. Questa scala è molto differente dal tempo – cioè, del passato, presente e futuro, che possiamo immaginare come una linea orizzontale. Allo scopo di chiarire il significato della mie parole, mi piacerebbe spiegare come si immagina il tempo – cioè, lo scorrere del tempo del passato, al presente e al futuro. In generale, il tipo di speranza meccanica che la gente alimenta, si relaziona con l’idea del tempo che fugge verso il futuro dove le cose saranno migliori, o dove essi saranno migliori e così via. Ma questa scala di cui stiamo parlando e che si riferisce ai differenti livelli dell’essere non ha nulla a che vedere con il tempo lineare. Un livello più alto di essere sta già nella parte più alta di noi, dentro di noi in questo stesso istante. Non sta nel futuro del tempo ma in noi stessi in questo stesso momento, ora. Tutto il lavoro su di se, tutto il lavoro personale che verte sulla repressione delle emozioni negative, del ricordo di se, della non identificazione con la pena e le molestie, di non avere conti interni, ecc., si riferisce ad una certa azione che può aver luogo in se stessi in questo momento – ora – se cerchiamo di essere più coscienti e ricordiamo che è ciò che stiamo tentando di fare con questo lavoro. Si dice, il lavoro si occupa di certe trasformazioni dell’istante, del momento, del presente attraverso delle azioni del lavoro stesso. Per esempio, un uomo che è disperato, se si ferma un istante, osserva la situazione e cerca di ricordare se stesso, o cerca qualche altra azione di shock cosciente, come quella di capire la ragione del suo atteggiamento cioè, in altre parole, cerca di “trasformarsi”, di trasformare la sua reazione meccanica alle circostanze che gli capitano in quel momento, vedrà con sorpresa che subito tutto sarà diverso, il suo stato d’animo negativo sparirà, e troverà una nuova atmosfera nella quale si domanderà come possa essere caduto nel suo stato precedente. Questo rappresenta un cambio momentaneo nel suo livello di essere perché non esiste un livello di essere preciso, bensì un generico livello medio nel quale ci sono gradi più alti e più bassi. Ma qui stiamo parlando delle applicazioni del lavoro su come cambiare quello che concerne il livello di essere. Stiamo parlando su ciò che può chiamarsi la terza tappa di un uomo ed ora spiegherò cosa voglio dire con questo.

È stato detto, un uomo nasce come essenza e ciò costituisce la sua parte vera, la parte dalla quale può veramente crescere e svilupparsi. Ma questa parte può crescere soltanto in modo molto ridotto. Non ha la forza di crescere ulteriormente da sola dopo i tre, quattro o cinque anni. Chiamiamola la prima tappa di un uomo. Si dice che questa prima tappa è pura energia capace di crescere da se stessa fino ad un certo livello, fino a che non arriva al punto oltre il quale non può più crescere.

Ho capito da alcune domande che mi ha fatto nel suo scritto che questo punto  riguardo l’uomo non è stato ben compreso, per questo voglio ripeterlo ancora una volta. Come dicevo, questo sistema insegna che l’essenza nell’uomo può crescere solo pochissimo da se stessa. È bene che capisca quello che desidero comunicare. La gente pensa che è naturale che la crescita e lo sviluppo è qualcosa di continuo o che dovrebbe esserlo, ma la splendida idea insegnataci da questo sistema ci dice che non è così. L’essenza dell’uomo da sola e senza aiuto può crescere solo fino ad un certo punto, e in questo caso l’uomo non rimane che un bambino. Affinché cresca ulteriormente, qualcosa deve accadere. Deve formarsi intorno all’essenza qualcosa e questa cosa è chiamata personalità. L’essenza deve essere circondata da qualcosa che in realtàè aliena a lei. Qualcosa che si acquista con la vita, che entra attraverso i nostri sensi. Un bambino da solo deve separarsi dall’essenza e immettere qualcosa di diverso da lui nell’essenza. Come ho già detto, il centro di gravità di se comincia a passare dall’essenza alla personalità. Apprende ogni genere di cose, imita ogni cosa, e prosegue in questo modo.. Questa formazione della personalità che è necessaria per lo sviluppo dell’essenza può definirsi la seconda tappa dell’uomo. Ma, bisogna chiaramente comprendere ciò che si vuole fare a questo punto. Il futuro sviluppo dell’essenza dipende dalla formazione che si produce al suo interno. Se si forma una personalità molto povera, molto debole, non è sufficiente per aiutare una nuova crescita dell’essenza di cui parleremo quando arriveremo alla terza tappa. Nella seconda tappa deve aver luogo la formazione della personalità, e, come si dice, quanto più è ricca tanto meglio é. Però ho notato che alcuni di voi non hanno compreso il significato di ciò che si è detto qui. La ragione per cui non hanno capito ciò che si dice qui è perché non vedono la situazione straordinaria in cui s’imbatte l’uomo – cioè a dire, che l’uomo non può crescere continuamente dall’essenza perché l’essenza è troppo debole per crescere da sola. La prossima crescita dell’essenza dipende innanzi tutto dalla formazione della personalità e quanto più è ricca la personalità meglio sarà eventualmente la crescita dell’essenza, ma, parlando in termini generali, la formazione della personalità è per tutto sufficiente per i bisogni della vita. Un uomo si trova in una buona situazione di fronte alla vita, mediante la formazione di una ricca personalità.. Ma questo lavoro, questo insegnamento, si riferisce ad una nuova tappa dell’uomo, e questa tappa la chiamerò la terza tappa.

Lei deve capire che questo lavoro non si riferisce realmente alla vita; si riferisce a qualcosa di diverso che l’uomo può provare prescindendo dalla sua posizione attuale, che sia un trionfante politico, un famoso scienziato, o un rispettabile macellaio o panettiere o fabbricante di candele. Questo lavoro comincia quando un uomo ha sviluppato la personalità e può vedersela con la vita nella sua maniera, in una forma abbastanza ragionevole. Si dice, comincia dal livello di un buon padre di famiglia, che appartiene alla seconda tappa dello sviluppo dell’uomo.

Questa terza tappa si occupa di tutto ciò che riguarda un possibile, nuovo sviluppo dell’essenza ed è per questo che nei vangeli si dicono tante cose apparentemente paradossali o almeno strane, come quelle che sono contenute nel Sermone della Montagna circa l’uomo. Queste indicazioni si riferiscono al modo di far crescere l’essenza, a spese della personalità e questo è l’unico modo affinché l’essenza che è troppo debole per crescere da sola, possa continuare a svilupparsi.

In questo senso, la personalità, che si forma intorno all’essenza, arriva ad essere eventualmente – se si entra in questa terza tappa – la fonte stessa dalla quale l’essenza può crescere ancora di più. Supponiamo che in un individuo la personalità si sia riccamente sviluppata. È, allora, un uomo ricco, nel senso dato dai Vangeli. Conosce tutto, è una persona importante. Ma ciò che ha di povero nel suo essere è la sua essenza. Non è ancora un uomo giusto. Quello che ha, lo ha per ottenere merito, o per timore di perdere l’onore o la reputazione, però non ha nulla per se stesso, ne per amore di ciò che sta facendo, non avendo cura degli elogi, l’autorità, la posizione, la popolarità o per qualche altro beneficio agli occhi del mondo. Supponiamo che quest’uomo sia, in qualche modo, come il Figliol Prodigo, piuttosto che come una persona rovinata. Desidero dire sinceramente che si sente molto vuoto nonostante le sue “ricchezze”. Ha una bella casa, o gioie, èun uomo molto conosciuto, in qualche modo ottiene il meglio di tutto il resto, e senza dubbio si sente vuoto. Quest’uomo si sta avvicinando alla possibile terza tappa dello sviluppo. È giunto ora in una posizione nella quale la sua essenza, la sua parte vera,  può crescere, e così riempire il sentimento di vuoto con un sentimento di soddisfazione. Però al fine di realizzare nell’uomo questo nuovo  sviluppo deve incominciare, per così dire,  a sacrificare la sua personalità e comportarsi nella maniera opposta a quella seguita fin’ora.. In altre parole, deve compiere una specie di inversione, che è espressa molto bene nella parabola del Figliol Prodigo e se non si comprende che questa terza tappa è possibile e porta l’uomo ad un vero sviluppo,  mai si comprenderà quello che dicono i Vangeli o a cosa si riferisce questo sistema.

 

L’altro giorno, in una riunione, si lessero le seguenti parole: “Prendiamo il Sermone della Montagna e cerchiamo di comprendere qual’è il suo significato. Come abbiamo detto nell’ultima discussione, “la religione” considerata come l’idea psicologica insegnata da Cristo sull’evoluzione individuale dell’uomo e la sua trasformazione in un “nuovo uomo” si occupa dello sviluppo dell’essenza dopo che si sia formata la personalità. Un uomo in cui si sia formata una ricca personalità per l’esperienza, l’educazione e gli interessi è un “uomo ricco”  nella personalità. Ma l’essenza prosegue ad essere povera. Affinché possa svilupparsi, la personalità deve cominciare ad essere passiva.” Questo non è stato ben compreso, però è molto importante che ognuno arrivi a comprendere cosa significhi questo paragrafo nel lavoro. Significa che la religione nel suo senso vero – e conosciamo solo il cristianesimo – si riferisce alla terza tappa dell’uomo e serve arendere la personalità passiva affinché l’essenza possa crescere. Bisogna ripetere ancora una volta che il significato più profondo dei Vangeli, non ha nulla a che vedere con la vita. Il suo insegnamento inizia da un punto in cui la personalità si è già formata nell’uomo e si riferisce alla possibilità di questa terza tappa di sviluppo. Innanzi tutto l’azione della vita sviluppa la personalità nell’uomo. Questo lavoro a volte è chiamato una seconda educazione. Esso è destinato a quelli che ottengono una seconda educazione. La prima educazione è l’educazione che la vita ci da; e questa è assolutamente necessaria. Quanto maggiore è l’educazione che una persona riceve dalla vita, più apprende, più è intelligente, più esperienze riceve, conosce meglio le persone, gli argomenti e il modo di comportarsi, sa esprimersi meglio, ed è più capace di affrontare i differenti aspetti della vita. Questa è la prima educazione. Questo forma la personalità. Precedentemente abbiamo detto che l’uomo è costituito da centri differenti  e che ognuno di questi centri ha differenti suddivisioni; Questi centri e le sue parti devono essere ben formati e tanto più sono formati, tanto meglio è per lui. Ma si arriva ad un punto dello sviluppo dell’uomo, come abbiamo già detto prima, in cui si sente vuoto, ed è in questa tappa che ha valore l’insegnamento dei Vangeli e tutto questo lavoro. Non so se tra di voi ci sia qualcuno che abbia riflettuto profondamente su questo tema. Ma, è possibile, che alcuni di voi che hanno compiuto il loro dovere nei riguardi della vita si chiedano spesso cosa stiano realmente facendo, cosa significhi tutto ciò. Per il momento, parlando da persona a persona mi piacerebbe farvi questa domanda:

Credete voi che la vita ed il significato che ci offre siano sufficienti e sentite che la vita non vi ha mai concesso tutto quello che vi aspettavate?

Non sto dicendo che la vita difetta di senso: ovviamente ha senso. Però qualcuno di voi non è arrivato al punto di sentire un certo senso di vuoto verso gli interessi che ha e cerca di mantenerli? Lo dico perché se la vita avrà per noi pieno significato, non avremo allora, nessuna ragione, di fatto, nessun senso di capire ciò che dicono i Vangeli o di ciò che dice questo sistema. Se voi vi accontentate del senso che la vita vi offre, se siete soddisfatti completamente, allora non c’è alcuna ragione di cercare di comprendere ciò che insegna questo sistema, e, permettetemi di aggiungere, non c’è alcuna ragione di cercare di capire cosa significa realmente l’insegnamento di Cristo. Ebbene, se l’uomo non desidera altro che una personalità ben formata, ed è questo il suo fine, deve credere ciecamente a tutte le dottrine umanitaristiche, e nelle altre idee scientifiche che ci dicono che l’uomo è solamente una creatura volta alla vita esteriore, e che deve adattarsi più intelligentemente possibile ad essa. Ma se ha seguito ciò che ho detto in questa trattazione sulle idee sull’uomo in questo sistema, vedrà che lo sviluppo della personalità è solo una tappa, ma una tappa assolutamente necessaria, per avere un nuovo stato di essere. È direttamente paragonabile  alla formazione di una massa compatta (un guscio) intorno al seme, come nel caso di una noce. Il noce ha una parte essenziale – cioè lo stesso embrione che può crescere – ma non può crescere quando è circondato dal materiale legnoso, nello stesso modo di un uovo che ha l’embrione circondato dal tuorlo, e così via. Torniamo all’ultimo esempio: Come può crescere il pollo se non ci sono tutte le sostanze per alimentarlo? Ricordo che cresce dentro il guscio dell’uovo e finalmente emerge il pollo completo e diventa un pollo completo se ha finito tutte le sostanze che questo embrione vivente ha attaccato e mangiato. Ebbene, il destino di una ghianda è una cosa, ma il destino di un rovere è una cosa diversa, e come si dice, l’uomo circondato dalla personalità assomiglia ad una ghianda e subisce, per così dire, lo stesso destino della ghianda, a meno che non inizi a crescere, e la crescita dell’uomo corrisponde a ciò che definisco la terza tappa dopo che la personalità si è formata intorno all’essenza. Se torniamo all’uomo in questa seconda tappa in cui l’essenza è circondata dalla personalità assomiglia alla ghianda, forse una ghianda più grande o più piccola, ma niente altro che ad una ghianda. Chissà, forse è una persona molto importante, ha appreso molte cose, ha una vasta cultura, è, insomma, pieno di personalità, e questo è il suo livello; e in questo livello subisce, in realtà, un destino umano non appropriato, ma il destino di un organismo non sviluppato, il destino di una persona che non ha raggiunto il suo pieno sviluppo, nello stesso modo in cui una ghianda non è un albero che ha raggiunto il suo pieno sviluppo. E se non capiamo molto chiaramente questa terza tappa, ripeto, lo sviluppo della ghianda in albero attraverso la sua essenza vivente, o l’embrione che si alimenta delle sostanze che si sono formate al suo interno mai comprenderemo, come dicevo prima, a cosa si riferisce questo lavoro, e tanto meno comprenderanno a cosa si riferiscano i Vangeli. Vi ho sentiti dire che l’uomo è un organismo auto-sviluppante e che fu creato come tale. Però adesso capirete che questo sviluppo non è continuo. Deve essere interrotto per far formare la personalità. Sarei molto felice se tutti comprendessero veramente questo tema dell’essenza e della personalità. Ora, parleremo in modo più dettagliato sul significato dello sviluppo dell’essenza a spese della personalità, perché conosco alcuni punti su questo sviluppo. Permettetemi di chiedervi ancora una cosa prima di finire questo argomento.

“Qualcuno di voi ha pensato a cosa significa il Sermone della Montagna? Forse lo confonde con la seconda tappa dello sviluppo dell’uomo o è giunto ad una valutazione migliore? Non ha compreso che nel Sermone della Montagna, quando si parla di umiltà, ecc., questo non ha niente a che vedere con la vita ordinaria, finché non si applica alla terza tappa di un uomo che ha cominciato quando si è sentito vuoto, - posto che la personalità non lo soddisfa e desidera incontrare un nuovo senso per la propria esistenza? Cercherò di descrivere ciò in una forma più dettagliata. Spero che voi capiate perché, all’inizio di questo argomento, chiamai straordinaria la situazione dell’uomo sulla terra in ciò che concerne il suo sviluppo. L’uomo è nato con l’essenza e questo è vero, ed è il germe vivente in lui, ma può svilupparsi da sola solo molto poco. Intorno ad essa si forma allora la personalità e l’essenza non ha più la possibilità di crescere se la personalità non si forma intorno all’essenza. Ma se l’uomo resta in questo stato che abbiamo chiamato la seconda tappa, non è ancora un uomo ed è paragonato ad una ghianda o ad un embrione che ha formato intorno a se l’alimento per il suo eventuale sviluppo. La terza tappa di un uomo è quella in cui la sua personalità deve diventare passiva, per dare modo alla sua essenza di crescere. E, per così dire, di conseguenza ci sono tre forme d’insegnamento che un uomo può incontrare. Come essenza, nella sua prima infanzia, ode semplicemente le idee di sua madre, e poi vedremo l’importanza di questa semplice idea. Poi entra nella vita, e si interessa dei problemi del periodo del mondo in cui gli è capitato di nascere. Questa è la seconda tappa; in questa tappa assorbe i sistemi mnemonici, fa corsi di corrispondenza, passa esami, e continua così. La personalità si sta formando. Ma esiste in questo mondo un tipo d’insegnamento un poco strano, come chiaro esempio i Vangeli. Qual’è il posto che occupa? A cosa si riferisce? Fa parte della terza tappa dello sviluppo di un uomo, alla nuova crescita dell’essenza che ora deve crescere a spese della personalità. Se non comprendiamo questo, non potremo comprendere né questo sistema, né i Vangeli. Fa parte di questa terza tappa che fu puntualizzata da Cristo quando disse all’”uomo ricco”: Vai, vendi tutto ciò che hai, e dallo ai poveri”. Ed è giusto ricordare che “il povero” in noi stessi è il povero sviluppo dell’essenza e che l’”uomo ricco” è la personalità.. Se voi avete compreso qualcosa di tutto ciò che significa questo sarà in una posizione migliore per capire ciò che dico sul significato della falsa personalità e sarà capace di comprendere ciò che significa lo sforzo di andare contro la falsa personalità.

Ed ora desidero spendere qualche parola in più, anche per quelli che pensano che mi sto ripetendo troppo. Cominciate a capire realmente qualcosa sulle implicazioni di questa idea sull’essenza e la personalità? Cominciate a capire cosa significa? Cosa significa veramente? Non importa la forma di educazione ricevuta dalla vita, a quale colore politico si appartiene, se tutto ciò forma solo la personalità dell’uomo. Si può ottenere il migliore insegnamento nella scienza, nell’economia, storia, letteratura, ecc., ma da sole formeranno la personalità di un uomo; non lo può portare ad un eventuale e vero sviluppo. E ora chissà se voi comprendete più chiaramente perché esistono nella vita, dei tipi di influenze che agiscono sull’uomo, come ricorderanno tutti i vecchi alunni che sono nel lavoro. Un tipo di influenza si chiama influenza A; questa é creata dalla vita ed è composta dall’educazione che si riceve nel periodo in cui fummo educati, tutti i punti di vista che appartengono all’epoca particolare in cui l’uomo è nato. Queste sono le influenze A e formano la personalità in lui. Ma ci sono nello stesso tempo, come lo possiamo constatare anche noi oggi, altre influenze che sono esterne. I Vangeli e il suo insegnamento costituiscono per noi il principale esempio. Queste, si chiamano influenze B e si adattano ad ogni epoca perché sono sempre la stessa cosa; cioè, la terza tappa di sviluppo in un uomo nel quale l’essenza comincia a crescere a spese della personalità. A meno che non si comprenda veramente questo apparente paradosso non avremo un’idea corretta del posto che occupa in questo sistema. Comincia alla fine della seconda tappa quando la personalità è già formata e un uomo ha assaporato la vita e ha visto come sono le cose e si sente insoddisfatto e comincia a cercare qualcosa di più, qualcosa che lo farà comprendere meglio, anche che lo aiuterà e lo condurrà ed eventualmente lo completerà.

                                      Suo amico

                                 Maurice Nicoll

 

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