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Enneagramma: la ricettazione di un simbolo di Walter Catalano
Introdotto in Occidente da G. I. Gurdjieff, l'Enneagramma, il misterioso simbolo a nove punte, conosce un inusitato successo nel supermarket del new age. Dai Sufi ai Gesuiti, tutti ne rivendicano la paternità o l'appropriazione non sempre legittima. In realtà i significati reali dell'Enneagramma sono stati profondamente distorti e banalizzati rispetto all'originario insegnamento. L'industria del new age ha usurpato un simbolo che non gli appartiene e cerca di venderlo come può: una vera e propria ricettazione. Prima che quell'uomo inconoscibile e
straordinario che fu Georgi Ivanovic Gurdjieff riemergesse
dalle steppe dell'Asia centrale, intorno al 1913, per avviare la propagazione
del suo insegnamento, l'Enneagramma era del tutto ignoto. La conoscenza di
questo simbolo restò limitata all'ambito relativamente ristretto dei suoi
discepoli e solo nel 1949 l'opera postuma di P. D. Ouspensky Frammenti
di un insegnamento sconosciuto, notevolissima interpretazione delle idee
gurdjieffiane, ne rese pubblica l'esistenza. L'Enneagramma rappresenta ogni processo che
si mantiene da solo per autorinnovamento: per esempio la vita. Per questo,
secondo Gurdjieff, è "il moto perpetuo ed anche la pietra
filosofale degli alchimisti". «La conoscenza dell'Enneagramma è stata preservata per molto tempo in segreto e se adesso, per così dire, è resa disponibile a tutti, è solo in una forma incompleta e teorica della quale nessuno può fare alcun uso pratico senza istruzioni da parte di chi sa». Queste istruzioni, ammesso che il mistagogo
caucasico le abbia mai rivelate, non possono certo essere contenute nei libri,
almeno in termini immediatamente comprensibili: già questo dato di fatto
dovrebbe bastare per rendere edotto il lettore di quanto riduttivo, fuorviante e
ridicolmente banale sia il cosiddetto "ennegramma della personalità"
che imperversa oggi, attraverso pubblicazioni e "seminari", tra
cellulitiche casalinghe americane, rampanti direttori d'azienda e giovani
sacerdoti in cerca di distrazioni. Non è comunque il caso di scomodare troppo
il grande ierofante armeno né il suo illustre e ribelle allievo russo,
Gurdjieff e Ouspensky vengono raramente menzionati nell'ambiente dell'enneagramma
in salsa new age: per pretendere di aver "inventato" un simbolo
(tentando pateticamente addirittura di contendersene il copyright per lo
sfruttamento commerciale) bisogna cancellare ogni riferimento a tutti coloro che
invece hanno sempre inequivocabilmente precisato di esserne solo "vie di
trasmissione". Il problema delle fonti a cui Gurdjieff
attinse l'Enneagramma (ed il nucleo della sua dottrina) resta insoluto: la
Confraternita di Sarmoung, "fondata a Babilonia nel 2500 a.C.",
secondo le sue parole, non è che un mito e sono dubbie le testimonianze ad
usum delphini prodotte dal neo-sufi (o forse meglio pseudo-sufi) Idries
Shah per identificarla con presunti ordini sufici afgani legati alle
confraternite Naqshbandi e Qalandari dell'Asia centrale. In realtà i Sufi che smentiscono ogni relazione con l'Ennegramma sono tanti almeno quanto quelli che se ne attribuiscono la paternità. L'unico esempio occidentale di figura a nove punte abbastanza simile all'emblema della Quarta Via risale invece ad Athanasius Kircher (1601/1680) nella sua opera Arithmologia del 1665. Kircher aveva profondi interessi per il pitagorismo e la Qabbalah, sperimentò gli effetti del suono sulla materia e dedusse che l'ordine universale fosse basato sul numero e l'armonia delle vibrazioni sonore, inoltre fu il primo occidentale a cercare di decifrare i geroglifici egizi. Era un gesuita: curioso come i gesuiti di oggi condividano analogo interesse per l'enneagramma, seppure nella sua formulazione limitativa e psicologizzante. Veniamo ora alle distorsioni del new age. Il
preteso "inventore" dell'enneagono (questo il nome che preferisce dare
all'ennegramma) è il boliviano Oscar Ichazo. Nato nel 1931,
scopre a 19 anni i libri di Ouspensky Frammenti di un insegnamento
sconosciuto e Tertium Organum e partecipa a Buenos Aires alle
attività di un gruppo probabilmente collegato con la Quarta Via. Favorito dal clima psichedelico della
California di fine anni '60, il SAT conta in breve centinaia di allievi; ma
anche Ichazo approda in Nord America nel 1971, tentando di esportare Arica al
modico prezzo di 3.000 dollari, satori garantito (distorcendo il
termine zen, Ichazo non intende l'Illuminazione ma solo un potenziato
senso di benessere fisico e psicologico). I media gli danno ampio spazio e con
essi il libro del solito Lilly, The Center of the Cyclone, che racconta
pittoresche esperienze con l'LSD, fornendo anche ampi resoconti
dell'addestramento spirituale presso l'istituto cileno di Ichazo. Dopo il 1975 Naranjo, nonostante o forse a causa dell'ingombrante compagnia femminile, si stacca gradualmente dal SAT e lascia gli Stati Uniti (c'è forse anche qualche problema di droga) per continuare la sua attività prima in Sud America e poi in Spagna. La sua ex compagna continua a tenere da sola seminari fino alla metà degli anni '80 prima di prendere l'ardua decisione di cessare l'insegnamento: «Non sopporto più il peso karmico di aver divulgato tutto questo -dichiarerà in un'intervista- ci si può fare molto denaro, ottenere grande prestigio, ma non lo si può usare per scopi trascendenti. Devo dire sinceramente di non aver mai visto nessuno svilupparsi usando l'ennegramma della personalità». Lacrime di coccodrillo, il pasticcio è
ormai fatto: Helen Palmer scopre l'enneagramma ai corsi della
Speeth e forma subito dopo la sua scuola di tipologia partorendone la versione
più grossolana e banalizzante. La Palmer si vanterà di aver insegnato l'enneagramma
"nelle sale da ballo e nei licei, nelle aziende e nei centri
finanziari" e utilizzerà termini assurdi come "psicotecnologie"
o "tecnologie spirituali"; insieme a lei c'è padre Robert
Ochs che sdogana presso la Loyola University di Chicago il primo corso
sull'enneagramma benedetto da Santa Madre Chiesa. Il genio è ormai uscito dalla bottiglia, il
mercato dell'enneagramma new age è in piena espansione. Nel 1989 Ichazo con il
suo Istituto di Arica rompe finalmente il silenzio e, reclamando i diritti di
copyright sull'enneagramma, denuncia O'Leary e gli altri preti e monache che
hanno osato divulgare la sua "invenzione". «Ichazo cacciò Naranjo fuori da Arica nel 1970 per punirlo di aver svenduto una tradizione mistica a psicologi affaristi. Ora Naranjo fa agli altri quello che è stato fatto a lui, criticando e cercando di cancellare il lavoro di trasformazione spirituale sviluppato nella generazione successiva». Mentre i responsabili del grande bluff litigano fra loro, nel 1994, si tiene la Prima Conferenza Internazionale sull'Enneagramma alla Stanford University con 1.600 relatori e per il mondo si diffondono nastri, video, gruppi di studio, corsi con certificato, ritiri e laboratori; nelle aziende americane si seleziona il personale in base alla tipologia dell'enneagramma; gli sceneggiatori televisivi e hollywoodiani se ne servono per costruire le loro trame; e (pare) perfino la CIA la usa per addestrare i suoi agenti. Ma l'albero si vede dai frutti ed i frutti ce li abbiamo sotto gli occhi ogni giorno! Solo molto di recente con la progressiva flessione di tutto il mercato del new age, anche l'enneagramma sembra segnare il passo. Quando i mercanti avranno raschiato anche il fondo del barile dovranno cercarsi un altro barile ed un altro prodotto da smerciare. Allora, finalmente, anche l'enneagramma potrà tornare nel silenzio; perché solo dal silenzio può scaturire la Conoscenza.
Da: http://www.estovest.net/prospettive/enneagramma.html
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