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Dedicheremo i nostri tre incontri alla tradizione
sapienziale indiana. E lo faremo rivolgendo la nostra attenzione ai
grandi testi della filosofia dell’India: i Veda, le Upaniṣad,
la Bhagavadgītā e
gli Yoga
Sūtra.
Dei Veda considereremo gli aspetti centrali del loro
insegnamento, le tendenze filosofiche in essi presenti, la teologia, la
loro tensione tra politeismo e monoteismo e l’aspetto etico.
Nelle Upaniṣad
rintracceremo l’inizio e gli elementi fondamentali di tutta la
riflessione indiana: i suoi primi pensatori, la natura della realtà,
dell’io e dell’Assoluto, il rapporto tra dimensione morale e pratica
spirituale, la sofferenza, il karma e la liberazione.
Con la Bhagavadgītā ci immergeremo in quello che è
universalmente considerato il testo più famoso di tutto l’Induismo, in
cui ritroviamo i classici temi già presenti nelle Upaniṣad,
che trovano finalmente una loro uniformità e sistematicità nella
tripartizione delle vie di realizzazione: lo jñāna
mārga, il bhakti mārga e il karma mārga.
Attraverso gli Yoga
Sūtra entreremo invece nelle origini dello yoga indiano, con le sue
pratiche mentali di concentrazione e assorbimento mentale. Seguendo i
quattro capitoli che compongono quest’opera, si presenterà la filosofia
della separazione dello spirito dalla materia a base dello yoga, lo yoga
come via per entrare nello stato di beatitudine supremo, gli otto stadi
che lo compongono e la questione dei poteri legati alla pratica yogica.
Come momento finale dei nostri incontri introdurremo alla
metafisica realizzativa indiana più importante della storia e ben viva
fino ai nostri giorni sia in India che in Occidente: l’AdvaitaVedānta,
l’insegnamento non dualista per antonomasia.
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